Estate 2010: parte col piede giusto la stagione turistica modenese. Dal primo bilancio tracciato da Confesercenti Modena, giugno e luglio soprattutto, mostrano una sostanziale tenuta e in taluni casi anche un lieve incremento delle presenze. Grazie ai prezzi rimasti invariati, l’affluenza in montagna tiene; bene invece il settore termale e il turismo che valorizza prodotti tipici ed enogastronomia del territorio.
“Una sorpresa, se consideriamo l’attuale momento di crisi – commentano Daniele Cavazza responsabile di Confesercenti per il Turismo e Paolo Lutti, presidente di Confesercenti Pavullo – Confortata oltretutto dal buon numero di prenotazioni già pervenute per il mese di agosto e a cui guardiamo tuttavia con cauto ottimismo. È la dimostrazione del potenziale nel nostro territorio e della sua capacità attrattiva, da promuovere però con maggiore efficacia”.
Si presentava come una scommessa la stagione turistica estiva 2010. La crisi economica, la flessione nell’estate 2009 e nel turismo invernale e da ultimo, ma non meno grave, la chiusura della strada provinciale nei pressi di Riolunato causa lavori che sta provocando non pochi disagi alla viabilità della montagna, lasciavano presagire un’altra estate di difficoltà. Invece il numero di turisti in montagna nel mese di luglio è stabile e in linea con l’anno passato. In taluni casi si registrano anche incrementi del 3/4% specie in quelle località legate ad eventi sportivi: dal ritiro di compagini agonistiche ai campus estivi rivolti ai ragazzi. Segno di una peculiare vocazione del territorio, su cui puntare e da valorizzare ulteriormente anche in futuro. Le alte temperature del mese di luglio nelle città, unitamente alla competitività dei prezzi di soggiorno, invariati dallo scorso anno se non in calo in alcuni casi, ha poi spinto molti anziani e famiglie – il turismo tipico dell’Appennino – a cercare refrigerio in montagna contribuendo ad una sostanziale tenuta delle presenze. Si è ridotto di poco il tempo di permanenza attestandosi per le persone anziane soprattutto intorno ai 7-10 giorni. In aumento invece il gradimento per fine settimana, week-end lunghi e pacchetti speciali che, a prezzi particolarmente competitivi, offrono ai turisti una ricca gamma di servizi, secondo la formula del tutto compreso. Formula, che sta riscontrando successo anche nei giorni infrasettimanali e molto apprezzata da famiglie giovani, coppie e giovani in generale (sebbene pochi ancora), attenti al rapporto qualità/prezzo e alla facile raggiungibilità delle località. C’è stato inoltre un incremento dell’escursionismo, specie nei fine settimana i cui buoni risvolti anche se contenuti non hanno mancato di farsi sentire in bar e ristoranti. Segnali che, se raffrontati con l’estate scorsa o con il periodo marzo-maggio 2010, rappresentano una concreta boccata d’ossigeno.
Il tipo di clientela che sceglie l’Appennino modenese, arriva per metà dalla provincia di Modena e per l’altra metà dalla Toscana – le zone di Pistoia e Lucca in testa – con punte anche del 70% nelle località di confine. Tra le dolenti note, i pochi stranieri e la viabilità non proprio all’altezza del territorio. Non mancano infatti i problemi legati alla raggiungibilità delle località e a maggior ragione quest’anno. La chiusura della strada provinciale nei pressi di Riolunato causa frana e i conseguenti lavori di risistemazione, hanno fatto al momento sentire effetti pesanti e negativi sull’indotto della zona compreso anche il territorio di Pievepelago. Molto penalizzati gli operatori commerciali che in piena stagione turistica stanno subendo un danno economico ragguardevole, ma anche i turisti costretti per raggiungere le stazioni di villeggiatura attraverso altre strade tra cui la Statale 12 dal manto stradale ammalorato per diversi tratti. “Bene quindi la decisione da parte della Regione di aumentare i fondi destinanti alla viabilità montana – dichiarano Lutti e Cavazza – anche se purtroppo arrivata con un po’ di ritardo, e in piena stagione turistica”. La decisione infatti è solo di qualche giorno fa. “Tuttavia però nel complesso la situazione mostra qualche tratto di sereno in più e fa ben sperare per quello che riguarda il mese di agosto – afferma cautamente – Gli operatori contattati confermano che ad oggi il numero delle prenotazioni è discreto, cresce l’interesse per l’Appennino e crescono i contatti in cui si richiedono informazioni riguardo la disponibilità di soggiorno e i servizi offerti”.
Decisamente meglio invece le cose per il settore del turismo termale e quello che punta a valorizzare l’enogastronomia e i prodotti tipici del territorio. Nel primo caso il mese luglio conferma un trend in decisa crescita rispetto sia al medesimo periodo dello scorso anno e del 2008. Sono in aumento le persone che prediligono soggiorni orientati verso relax e le cure termali. Molto graditi in questo caso i pacchetti benessere che, oltre ad attrarre un tipo di turismo da province e regioni limitrofe riscontra, anche in questo caso grazie al preziosi vantaggi offerti dal rapporto qualità prezzo, apprezzamenti favorevoli anche tra la clientela straniera. Piace invece sempre di più il soggiorno turistico che mira a far conoscere i prodotti tipici modenesi: buono, a partire dalla primavera ad oggi è stato l’afflusso turistico sul territorio di questo tipo. La formula è solitamente quella del “Mordi e fuggi”: uno o due giorni, preferibilmente il fine settimana, prolungato a volte di qualche giorno in più. Il tipo di clientela preferisce informarsi prima su internet; ha una provenienza extraprovinciale, soprattutto da regioni come Il Veneto e la Lombardia, mentre sono in aumento gli stranieri provenienti soprattutto dal Nord Europa.
“E’ stato al momento sicuramente un avvio di stagione incoraggiante e per certi versi al di là delle aspettative – fanno sapere Daniele Cavazza e Paolo Lutti – che premia in primo luogo chi nonostante la crisi, ha continuato a puntare sulle potenzialità del nostro territorio, effettuando investimenti mirati e orientati verso un’offerta commerciale specializzata qualitativa e di tipo elevato. Nell’auspicare quindi che altrettanti risultati incoraggianti arrivino anche nel mese di agosto ribadiamo che il potenziale turistico del territorio modenese in tutte le stagioni e soprattutto dell’Appennino è notevole e va promosso con ancora più efficacia di quanto fatto fino ad oggi. Accanto all’iniziativa del singolo servono azioni coordinate e congiunte che siano in grado di aumentarne l’attrattività. Il turismo, dal momento in cui un numero sempre maggiore di imprese produce ed offre servizi collegati direttamente o indirettamente ad esso rappresenta una grande risorsa, che certamente può contribuire al rilancio concreto dell’economia modenese”.