Giovedì 15 luglio, nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi, è stato approvato il nuovo Regolamento di Polizia urbana, che riprende la struttura della precedente normativa del 2004 ma con diverse novità, soprattutto il fatto che questo diventerà uno strumento unico per tutti i comuni delle Terre d’argine.
La Comandante della Polizia municipale dell’Unione Susi Tinti ha ricordato come il nuovo Regolamento punti ad essere al passo con i tempi, tenga conto delle modifiche imposte dalle recenti norme nazionali e di casi pratici finora non considerati, con le relative sanzioni, e si è diffusa poi sottolineando alcune delle principali novità contenute nel documento, 24 pagine in tutto, dal divieto di sputare alle prescrizioni per la pulizia del suolo pubblico vicino agli esercizi commerciali, dal divieto di accattonaggio alla lotta ai rumori molesti. Lorenzo Paluan (Lista Civica Carpi a 5 Stelle-beppegrillo.it-Partito della Rifondazione Comunista) aprendo il dibattito consiliare si è detto perplesso dai contenuti del Regolamento, visto che alcuni articoli a suo parere erano stati scritti in base ad un’ideologia securitaria, oppure regolavano casistiche già normate da leggi esistenti. “Alcuni denotano un eccesso di regolamentazione, altri sono francamente ridicoli come il divieto di bere una birra per le vie del centro o di fare la questua. Un atto dunque in parte ridondante, inutile, di propaganda”. Giliola Pivetti (ApC) ha spiegato invece come “ad una prima impressione questo Regolamento appaia poco organico e in alcuni punti contradditorio. Sono migliaia le cose che possono venire in mente di normare ma qui c’è scritto che non si devono mettere maglie ai monumenti…e poi è scritto in modo trasandato…”. La collega Deanna Bulgarelli (Pd) ha sottolineato invece come questo Regolamento sia completo ed attuale, disciplini varie tematiche e colga problematiche qualche anno fa non sentite, come le attività agricole e la cura di siepi e vegetazione fuori dal centro storico. “Se applicato e fatto osservare nel modo dovuto può essere utile e non solo per disciplinare il traffico ma tutto il territorio”.
Il capogruppo della Lega nord Padania Argio Alboresi ha poi preso la parola per chiedere di disciplinare la pubblicità cartacea destinata alle cassette postali, spiegando poi che facendo osservare le norme contenute dal Regolamento questo potrà dare buoni frutti. Il capogruppo del PdL Roberto Andreoli ha invece stigmatizzato il fatto che questo atto sia stato scarsamente condiviso con i consiglieri comunali, con tempi stretti per l’approvazione. “Un atto blindato, tanto che già due Consigli comunali dell’Unione lo hanno già votato. Tra le novità o tra le cose che non ci sono più che Tinti non ha citato segnalo nel nuovo Regolamento il taglio dei termini entro cui vanno eliminati addobbi e luminarie natalizie, il divieto del campeggio libero, gli orari per le operazioni di spurgo e per l’utilizzo dei condizionatori, mentre non trovo prescrizioni in merito alla vegetazione che prospera davanti agli immobili abbandonati o sul divieto ai minori di 16 anni di somministrazione degli alcolici. Vedremo se la Polizia municipale, che ha già tante incombenze, riuscirà ad applicare questo insieme di norme, che consideriamo positivo anche se tardivo, e renderà possibile dare risposte ad esempio ai cittadini che hanno inviato al Comune un esposto sulla situazione di via Berengario…”.
A seguire l’assessore il consigliere Roberto Arletti (Pd) ha scelto di soffermarsi su alcuni degli articoli contenuti nel nuovo Regolamento di Polizia urbana, quelli relativi al divieto di sputo, all’accattonaggio, ai centri di telefonia, ricordando come al di là degli atti normativi “è fondamentale la collaborazione di tutti nel segnalare tempestivamente tutto ciò che va contro la civile convivenza”. Roberto Benatti (PdL) ha dal canto suo sottolineato come questo Regolamento stia al passo con i voti che si spostano, spiegando poi come sia uno strumento di propaganda e per fare cassa con nuove multe. Il collega di gruppo Cristian Rostovi ha detto che molte modifiche contenute in questo nuovo Regolamento non apparivano molto chiare in mancanza di un confronto con quello del 2004 e come fosse ridicolo l’accenno a quanto avvenuto alla statua di Pietri per giustificare l’inserimento di un articolo. Marco Bagnoli (Pd) ha invece ricordato come un atto così complesso non potesse comprendere tutte le casistiche e come più autorevolezza delle forze dell’ordine e una maggiore coesione sociale possano essere elementi per garantirne il successo. L’assessore alla Polizia municipale Carmelo Alberto D’Addese ha replicato agli intervenuti ricordando come gli articoli del Regolamento tengano in considerazione le norme nazionali e in particolare quello sul consumo dell’alcool negli spazi pubblici sia condiviso con la Prefettura; che l’articolo sulle ‘maglie sulle statue’ consente di tutelare la cosa pubblica e in particolare i monumenti; che in futuro si appronterà un Regolamento sull’inquinamento acustico, precisando poi altri aspetti. Riguardo alla situazione in via Berengario D’Addese ha risposto che i controlli delle forze dell’ordine in questa zona sono continui e a che a breve entrerà in funzione la videosorveglianza. Al proposito il consigliere Paluan in sede di dichiarazione di voto ha spiegato come certamente questo problema non sparirà perché è entrato in vigore il nuovo Regolamento e come questo atto “sia un manifesto per rincorrere Lega nord e destra, tanto che si parla solo di phone center e in centro”. Davide Dalle Ave, capogruppo Pd, ha infine ricordato come il Regolamento sia il riflesso di una città che cambia ma che vuole essere accogliente nel rispetto da parte di tutti delle regole.
Al momento del voto il nuovo Regolamento comunale di Polizia urbana ha riscosso l’ok di Pd, PdL e Lega nord, mentre l’ApC si è astenuta e Lorenzo Paluan ha votato contro.