Il Consiglio comunale di Carpi di giovedì 15 luglio ha affrontato il tema Aimag, grazie ad una mozione presentata da Giliola Pivetti (capogruppo di Alleanza per Carpi) e firmata anche dal collega Giorgio Verrini.‘La Giunta presenti le sue linee guida sul futuro di Aimag nel breve e medio periodo, per orientare il Consiglio d’amministrazione’, questo il titolo del documento, che prosegue così: “si pone l’esigenza di riflettere su quale sia il futuro di Aimag spa. Questa esigenza è ineludibile soprattutto a Carpi, non solo perchè il Comune è il principale azionista, ma perchè qui si tenuto un referendum che ha coinvolto migliaia di cittadini proprio sulle scelte e sulle strategie compiute e da compiere. La motivazione ufficiale alla vendita del 25% delle azioni di Aimag di proprietà dei Comuni è stata la seguente: acquisire un socio privato portatore di specializzazione, di maggiore efficienza gestionale, di capacità di investimento, di imprenditorialità, di un piano strategico di sviluppo. Hera, che si è aggiudicata il 25% delle azioni, è nei fatti una azienda pubblica, con livelli di efficienza e di qualità dei servizi erogati più bassi di quelli di Aimag (chiedere ai modenesi), più burocratizzata, che ha la centrale di comando a Bologna, che ha amministratori strapagati, e non ha presentato alcun piano industriale di sviluppo con relativi investimenti come richiesto espressamente dal bando di gara”.
“Alleanza per Carpi – conclude la mozione – chiede che il Consiglio comunale sia coinvolto in una discussione sul futuro di Aimag, dove la Giunta chiarisca le proprie intenzioni. Il Consiglio comunale pertanto impegna la Giunta a presentare nel più breve tempo possibile le linee guida che, per quanto di sua competenza, orienteranno il nuovo Consiglio di Aimag nelle sue strategie di breve e medio periodo”.
Lorenzo Paluan (Lista Civica Carpi a 5 Stelle-beppegrillo.it-Partito della Rifondazione Comunista) giovedì scorso in aula ha poi presentato una sua interrogazione nella quale chiedeva conto alla Giunta, “viste le recenti dichiarazioni del Presidente di Hera circa un aumento della partecipazione del Gruppo bolognese in Aimag”, se l’amministrazione “abbia intenzione o meno entro il suo mandato di cedere ulteriori quote di Aimag a Hera o ad altri soggetti”.
Il Sindaco Enrico Campedelli ha risposto a Pivetti e Paluan leggendo alcune considerazioni riportate nel documento proposto all’assemblea del Patto di Sindacato tra Comuni soci di Aimag, che hanno in primis spaziato dalla situazione economica attuale (che mette in discussione anche il ruolo delle aziende multiutilities in termini di investimenti, rapporto con il territorio, collaborazioni industriali, gestioni tramite gare). “La partecipazione di Hera al capitale sociale di Aimag – ha detto Campedelli – ha rafforzato le condizioni affinchè tale ruolo di soggetto imprenditoriale forte possa esser ancora più marcato, mettendo in atto sinergie, creando le condizioni per meglio affrontare gli scenari strategici di sviluppo del gruppo Aimag, anche con l’opportunità di favorire e promuovere l’azionariato diffuso della società. Il patto parasociale che si è venuto a delineare permette di avere a disposizione un arco temporale sufficientemente lungo per la definizione di strategie di medio periodo. Il nuovo Consiglio di amministrazione viene quindi chiamato a realizzare tre obiettivi fondamentali: valorizzazione del territorio, con la capacità di continuare ad erogare servizi pubblici locali nel rapporto diretto con cittadini ed imprese e con un orientamento verso il mercato in una logica pluriservizi e nel dialogo con il partner industriale; valorizzazione del patrimonio di risorse e professionalità di Aimag e che si vuole accrescere estendendo le aree di business industriale; nel campo dello sviluppo aziendale e delle relazioni industriali l’ingresso del Gruppo Hera è l’occasione poi per ampliare il primo obiettivo valorizzando la sua capacità di produrre soluzioni tecnologicamente innovative, competitività e progettualità, investendo in ricerca e sviluppo nel settore energetico, in quello integrato dei rifiuti e nel servizio idrico integrato. L’azione di governance della società e l’elaborazione del Piano industriale del gruppo Aimag per il 2011-2013 – ha concluso il Sindaco – dovranno quindi essere impostati non solo in base al mandato del Patto di Sindacato vigente ma secondo una logica di sviluppo, rafforzando innanzitutto le relazioni con Hera e partecipando al processo di liberalizzazione in atto, cogliendo le occasioni di gara nei territorio limitrofi”.
Campedelli ha ricordato in conclusione che le linee guida sul futuro di Aimag sono state già discusse in Consiglio comunale “e devono essere portate avanti dai 21 Comuni facenti parte del Patto di Sindacato: le motivazioni della vendita del 25% ad Hera le abbiamo già invece delineate in tempi recenti”. Lorenzo Paluan si è detto ampiamente insoddisfatto dopo avere ascoltato le parole del Sindaco “visto che non è stata data risposta alla domanda sull’eventuale nuova cessione di quote azionarie di Aimag, fatto salvo che la legge non obblighi a farlo, e nemmeno sono state commentate le dichiarazioni del Presidente di Hera. Il Piano industriale di Hera non contiene cifre, mi rimangono forti dubbi e credo che entro il 2014 si arriverà a nuove dismissioni di quote”. Dopo un breve intervento di Argio Alboresi (capogruppo della Lega nord Padania) Roberto Benatti (PdL) si è chiesto innanzitutto se non fosse il caso invece di vendere quote ad Hera o alle Fondazioni bancarie di fondersi con Cpl Concordia e poi ha stigmatizzato il fatto che siano sempre ex amministratori di centro-sinistra a trovare una poltrona, siano l’Aimag o le Fondazioni a fornirla. “Sicuramente se ne venderanno altre di quote e presto: speravate che il Governo mettesse vincoli più stringenti per poterlo fare perché obbligati…e noto che stasera il Pd non ha niente da dire, non ha il coraggio di intervenire su questo tema…” Il Sindaco Campedelli ha replicato agli intervenuti sottolineando che i documenti citati nel suo intervento esistono e che basterebbe leggerli. “Il Patto di Sindacato vincola fino al 2014 non la vendita ma certe scelte. Se fossimo stati interessati a risorse per investimenti avremmo scelto un partner finanziario, ma visto che ci interessa invece la valorizzazione del patrimonio aziendale e lo sviluppo di Aimag lo abbiamo cercato industriale: il problema è che le norme in questo settore cambiano spesso a Roma quando invece dovrebbero essere chiare per tutti….e ricordo comunque che abbiamo discusso pubblicamente della questione proprio in questa aula e gli atti sono pubblici…”. Giliola Pivetti si è detta anch’essa insoddisfatta della risposta del primo cittadino che a suo parere è “aria fritta, visto che non ci è stato detto se si venderanno altre quote o no: staremo a vedere…”. “Vedremo che succederà, lo sapremo a breve, ma Aimag si sta sempre più staccando dai desideri dei cittadini”: così ha invece detto il capogruppo PdL Roberto Andreoli, mentre il collega del Pd Davide Dalle Ave ha dal canto suo spiegato come il dibattito su questo tema sia stato molto ampio sia in Consiglio che in città, tanto che si è arrivati anche ad un referendum. “Difendo Mirco Arletti nel suo nuovo ruolo di Presidente di Aimag e credo errato chiedere tutte le risposte oggi visto che il quadro normativo e politico è in evoluzione…”.
Al momento del voto la mozione di Pivetti è stata votata da Paluan, ApC, Lega nord Padania e PdL mentre il Pd si è espresso contro.