Domani, venerdì 16 luglio a Reggio Emilia prende il via ufficialmente il progetto ‘ANT WORK. Giovani produzioni in rete tra Modena, Reggio Emilia, Parma’ con l’inaugurazione alle ore 21 della mostra AW1, che fino al 15 agosto allo Spazio Gerra (la cui attività è sostenuta grazie al contributo della Fondazione Manodori), presenta i nuovi lavori di 18 giovani artisti, originari o attivi nelle tre città che danno vita al progetto.
In occasione dell’inaugurazione della mostra il collettivo Post 42 – Mirko Corsini e Giovanni Fantasia – propone una performance creata ad hoc dal titolo Colonie. Cronache da un formicaio contemporaneo. Si tratta di una lettura a due voci del giovane laboratorio letterario nato nel 2009. Sono tre i personaggi ritratti e narrati: un professore di storia, un quindicenne e una jinetera moderna. L’evento si sviluppa attraverso un percorso sonoro, affidato alle musiche di Zymogen Net Label e Filippo Aldovini, e un montaggio di immagini selezionate, realizzate e curate da Marco Benisi.
Come indica il suo nome, il progetto ‘Ant Work’, promosso da Comune di Reggio Emilia, dal Comune di Parma e dal Comune di Modena con il sostegno della Regione Emilia Romagna, e la collaborazione tecnica di Promusic, è dedicato a tutte le formiche che operano nel mondo dell’arte visuale, della musica, della poesia, della comunicazione. La formica è laboriosa, è parte di una comunità, è capace di grandi sforzi: rossa e nera, con le sei zampe è in grado di tracciare percorsi difficili. La formica non è un animale chiassoso o ingombrante, ma è capace di silenziose invasioni.
Obiettivo della rassegna è infatti quello di mettere in rete e dare spazio e visibilità alle numerose “giovani formiche” della ricerca contemporanea, offrendo loro l’opportunità di creare produzioni originali nei diversi linguaggi artistici e di stabilire relazioni fertili attivate dal confronto culturale.
La mostra AW1, promossa dal Comune di Reggio Emilia, riunisce le opere di Pietro Anceschi, Elena Ascari, Simone Fazio, Valentina Ferrari, Riccardo Freddi, James Kalinda, Andrea Mazzola, Guido Meschiari, Angelica Porrari, Manuel Portioli, Laura Renna, Ingrid Russo, Mattia Scappini, Signora K, Marco Spaggiari, Airin Toscani, Federico Vecchi, Marco Zanella. Si tratta di opere recenti, spesso inedite, di artisti al di sotto dei 35 anni, alcuni dei quali agli esordi, altri invece già noti a livello nazionale, che costituiscono un’interessante testimonianza della diversità espressiva nell’attuale giovane scena artistica emiliana e dell’uso libero e maturo di diversi strumenti espressivi.
Una parte importante della collettiva è riservata alla scultura e all’installazione: ad accogliere il visitatore già in esterno è la foto-scultura L’angolo degli oratori di Mattia Scappini, un montaggio labirintico e concettuale di immagini tratte da una scultura ambientata. Si passa poi all’installazione di Elena Ascari Campi d’attrazione, che con il suo gioco di specchi dilata lo spazio espositivo e moltiplica i piani narrativi delle opere che la circondano. A Laura Renna e ai suoi preziosi tappeti realizzati con enormi corde e intrecciati richiamando le tecniche tradizionali del ricamo e dell’unicinetto, è riservato lo spazio dell’ultimo piano, accanto ai minuscoli Assemblages di Federico Vecchi che raccoglie e assembla nelle sue cornici-teche materiali poveri e di scarto. Più realistici ma molto efficaci nel loro essere immediati e in un certo senso tautologici sono i Ratti di Valentina Ferrari e l’arte industriale di Andrea Mazzola, con Handle with care, cui l’artista accosta alle tele dal titolo Container 1 una serie di bidoni di petrolio dipinti. La pittura è rappresentata da un interessante gruppo di artisti: Simone Fazio propone quaranta ritratti senza titolo che rimandano al mezzo fotografico; Pietro Anceschi realizza un’opera che gioca con le prospettive coinvolgendo lo spettatore in un’illusione ottica; Manuel Portioli invece si diletta liberamente a trattare con diverse tecniche e differenti punti di vista il mondo degli insetti. Infine la sezione di pittura si chiude con i trittici di Riccardo Freddi e di Marco Spaggiari e con le incisioni più informali di Airin Toscani. Si passa poi all’illustrazione con l’imponente opera Karcassesdeerdiorama di James Kalinda, le miniature di Signora K, costituite da collage di disegni su carte da parati, alla carta da parati vera e propria disegnata da Ingrid Russo, cui l’artista accompagna bambole di pezza da lei realizzate. I nuovi media, che trovano già ampio spazio nei dieci eventi serali distribuiti sulle tre città emiliane, sono rappresentati dalla serie di cinque lavori di video-arte di Angelica Porrari che rientrano nel suo più generale progetto Gloves Stories, dalle fotografie di Marco Zanella e dal recente lavoro di Guido Meschiari, Beautiful Agony, una riflessione sul potere allusivo della fotografia, costituita da una serie di ingrandimenti fotografici di primi piani di video, che l’artista ha isolato e scaricato dall’omonimo sito internet.
La mostra, sarà aperta fino al 15 agosto con i seguenti orari: da martedì a domenica dalle 19 alle 24; chiuso lunedì. Ingresso libero.
Per informazioni: tel. 0522 455716 e 0522 456786 – web: www.spaziogerra.it, info@spaziogerra.it.
‘Ant Work’ proseguirà a Reggio Emilia sempre allo Spazio Gerra il 21 luglio con i video di Valentina Bersiga, Michele Putortì, Aldo Soligno e il live set di Torafugu, il 23 luglio con Eclectic, la performance audiovisiva di Bit Generation con Matteo Vignali , Michele Putortì, Gabriele Pesci, Francesco Paltrinieri ed Alessandro Corradi e infine il 30 luglio con una serata interamente dedicata ai giovani autori delle tre città. Nel tardo pomeriggio, in collaborazione con Boorea, si festeggiano i cinquant’anni di attività della Libreria del Teatro di Nino Nasi, alla sera si tiene allo Spazio Gerra Poemia: una staffetta letteraria con poeti e scrittori emergenti che interpretano i loro testi accompagnati dalle sonorizzazioni del violoncellista Marco Ariani e dalla performance di danza a cura di LTD.