“Oggi la nostra città vive spesso come se fosse in attesa del passato e incattivita per il futuro che subisce con rabbia. Il tempo del Commissario accentua questa condizione e fa nascere l’illusione che si può vivere senza politica. Illusione per altro alimentata dalle difficoltà del centrodestra e del centrosinistra a dare risposte e prospettive nuove.
Allora, per tornare ad attendere con fiducia il futuro, il partito democratico e il centrosinistra debbono individuare un nuovo progetto e nuove modalità di incontro con i cittadini.
Il tormento sulle primarie e sul candidato sindaco è sbagliato e mal posto.
Non basta un candidato, serve una nuova comunità di persone che si candida a dare un futuro alla città, con un progetto chiaro e un forte e partecipato sostegno diffuso tra i cittadini e l’insieme delle associazioni.
E’ necessario perciò che il PD e le forze di centrosinistra chiedano, con una procedura di rigorosa umiltà, a tutti i cittadini e le associazioni non solo e non tanto delle belle idee, ma quali soluzioni si possono immaginare per le note e risapute difficoltà in cui si dibatte la città, così come ha indicato il Segretario del PD Raffaele Donini.
Il PD e il centrosinistra dovranno definire il progetto per la città, scegliendo le priorità nei tempi di attuazione e scegliendo i problemi a cui si intende dare risposta.
Questo progetto concreto, così costruito, potrà essere sottoposto al candidato sindaco o ai candidati in caso di primarie, perchè lo controfirmino.
Non ci sto al giochino che il candidato fa il progetto.
Il candidato fa il programma all’interno del progetto condiviso dal PD e dalle forze di centrosinistra.
Un uomo solo al comando a Bologna non c’è mai stato, almeno dalla Resistenza in poi.
E non condivido l’idea dell’uomo della provvidenza, nè tantomeno del briscolone ( già dato…).
Il PD e il centrosinistra devono riuscire a trasmettere e praticare l’idea che la politica democratica è diversa dalla politica populista, per il tipo di leader che propone e soprattutto per la pratica di partecipazione politica che garantisce.
Per questo oggi è sbagliato parlare di candidati, anche se su questo è concentrata l’attenzione comprensibile della stampa.
Perchè noi siamo democratici, non populisti”.
(Virginio Merola, Presidente del Consiglio della Provincia di Bologna)