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‘Cantiam la storia tra voli di falco e danze di fanciulle’ sabato sera a Beneverchio di Pavullo

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Cantiam la storia tra voli di falco e danze di fanciulle – Lungo la Via Romea, dove una Dama rubò il cuore a un Pellegrino, Cavalieri erranti gareggiarono per fede e per amore”, questo è il titolo della singolare serata che avrà come teatro, sabato 10 luglio 2010 a partire dalle ore 21,00, l’Agriturismo Beneverchio di Pavullo nel Frignano (Località Niviano).

L’evento – organizzato dalla scrittrice Daniela Ori con la partecipazione dell’Associazione di scrittori I SEMI NERI di Modena – metterà in scena “La signora del castello” una storia scritta dalla stessa Daniela Ori, con lettura di racconti e poesie di Gabriele Sorrentino, Enrico Solmi, Marco Panini, Massimo Vaccaro, Mirko Farnitano, Daniela Ori. Nella migliore tradizione medievale, la corte di Eloisa, Signora di Beneverchio, trascorrerà l’attesa del ritorno del signore, Goffredo, partito per le Crociate in Terra Santa, raccontando e ascoltando novelle, finché l’arrivo di un baldanzoso cavaliere normanno, Romualdo cambierà le sorti del castello, fino allo scontro finale di spade che attraverserà la notte frignanese.

Lo spettacolo si articola in diverse scene, accompagnate da un Cantastorie (Enrico Solmi) che scandiranno le differenti fasi della cena, con un menu, proposto da Claudia Ori, titolare dell’Agriturismo Beneverchio che rivisiterà, in chiave moderna, sapori e ricette tradizionali, secondo lo stile della cucina frignanese.

La colonna sonora dell’evento è stata elaborata da Marcella Spaggiari, in arte Marshell, promettente cantautrice modenese, dalla voce e del carisma originalissimi. Sulla scena si alterneranno Daniela Ori (Eloisa), Gabriele Sorrentino (nelle vesti di Padre Anselmo da Nonantola), Lucia De Carlo (Leonora, la sorella di Eloisa), Elisabeth Mantovani (La Maga Maya), Massimiliano Bosi (Goffredo), Filippo Marocco (Romualdo).

Tra i luoghi magici del Frignano modenese, Beneverchio ha certamente un fascino particolare. Da un lato c’è il castello, con la sua forma allungata, tanto da sembrare un drago pietrificato adagiato sul poggio da cui domina i propri possedimenti. Dall’altro ci sono le sculture di legno, opera di Ornello Giusti, figure naif che sembrano antichi idoli pagani posti a difesa del palazzotto. Il fascino dell’agriturismo, però, soprattutto risiede nella sua storia plurisecolare. L’edificio risale al 1450 e, sin dai tempi antichi, era adibito ad accogliere i pellegrini diretti a Roma attraverso la via Nonantola-Romea, che andava poi ad incontrare la via Francigena. Nel 1800 divenne di proprietà del medico di Pavullo che, adattandola a propria abitazione, ne trasformò l’originale utilizzo. Così fu pure successivamente quando il complesso fu acquistato da Martino Veduti, valoroso Colonnello dei Carabinieri insignito, da vivente, della Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Info: Agriturismo Beneverchio (0536/325290).