“L’11% dei bolognesi che vivono nel capoluogo e nella provincia non possono accedere ad Internet ed il 30% di essi, 262.000 persone, avrebbero problemi a navigare ad una velocià superiore ai 2MB (soglia minima di navigazione per i Paesi industrializzati)”.
Lo afferma il consigliere regionale Galeazzo Bignami (pdl) in un’interrogazione, in cui evidenzia che “sommando realtà come Castel d’Aiano e Castel del Rio, che risultano quasi totalmente irragiungibili dalla banda larga, e paesi come San Benedetto Val di Sambro, Casalfiumanese e Castello di Serravalle, in cui la copertura è compresa fra il 15% ed il 30%, si tratta in tutto di 100.000 utenti che non hanno accesso alla banda larga”.
La società Lepida spa – aggiunge il consigliere – avrebbe siglato circa due mesi fa un accordo con Telecom spa con l’obiettivo di delineare un quadro conoscitivo delle infrastrutture ADSL in regione. Telecom, tuttavia, considererà il cablaggio delle aree individuate solo in attesa di un buon ritorno economico.
Considerando che, per la loro conformazione, molte delle zone in questione non potrebbero garantire il ritorno economico prospettato, gli abitanti sarebbero allora costretti – sottolinea Bignami – a servirsi di chiavette e/o di cellulari UMTS, che tuttavia offrono connessioni spesso instabili.
L’esponente del pdl chiede quindi alla Giunta regionale come Lepida spa intenda gestire il rapporto con Telecom spa, nel caso in cui quest’ultima decidesse di non investire sul progetto, e, in questo caso, come intenda risolvere il problema dei cittadini che non possono accedere ad Internet.