In Autobrennero spa calano i consiglieri di amministrazione (da 25 a un massimo di 14) e si introducono i ruoli di vicepresidente e di amministratore delegato. Lo prevede il nuovo statuto della società che sarà approvato venerdì 4 giugno dall’Assemblea straordinaria dei soci, tra i quali figura anche la Provincia di Modena. E’ a questo scopo che nei giorni scorsi il Consiglio provinciale ha approvato la proposta di modifiche allo statuto di A22 spa con il voto favorevole di Pd e Idv; astenuti Pdl, Lega nord e Udc.
Nell’illustrare le modifiche, il presidente della Provincia Emilio Sabattini ha messo in evidenza come d’ora in poi, già dall’assemblea di approvazione del bilancio in programma il 25 giugno, i membri del cda saranno eletti con un sistema proporzionale in base alle quote possedute dai singoli soci e Modena, quindi, con il 4,24 per cento relativo alle 65.130 azioni controllate, non potrà esprimere autonomamente un consigliere (quello uscente è Graziano Pattuzzi). «La nostra partecipazione alla società, comunque, mantiene un ruolo strategico per le politiche che si sviluppano sul territorio – ha aggiunto Sabattini – e per il ritorno economico dell’investimento: quest’anno, nonostante la crisi, il dividendo proposto dal cda è di 14 euro ad azione, uno in più rispetto allo scorso anno».
«Di fatto non avremo più un rappresentante in Autobrennero» ha commentato il capogruppo del Pdl Dante Mazzi affermando che «sarebbe interessante sapere come è stata difesa la rappresentanza della nostra provincia nella società. Se oggi pesiamo poco è perché paghiamo la scelta sbagliata dei Comuni di uscire dall’azionariato. Si è preferito un presidio politico nella controllata Cispadana garantendo un posto sicuro al “disoccupato” Pattuzzi. Il voto di astensione è per mera cortesia istituzionale nei confronti di Autobrennero».
«Ci sono le condizioni perché Modena abbia comunque il proprio rappresentante» ha affermato Ivano Mantovani (Pd) facendo riferimento a un possibile accordo con Reggio, mentre Ennio Cottafavi (Pd) ha replicato a Mazzi sulla cessione delle azioni da parte dei Comuni: «Fu una scelta sofferta ma doverosa perché servì a finanziare investimenti che i Comuni diversamente non avrebbero potuto fare». E per il capogruppo del Pd Luca Gozzoli la Provincia «è bene in campo, attenta a far pesare le idee e la progettualità del territorio».