“Se nei prossimi giorni i modenesi non troveranno più i biglietti dell’autobus nelle tabaccherie e nelle edicole dove sono soliti acquistarli, sappiano che questa è una decisione dell’Atcm e non dei loro negozianti di fiducia” affermano Albano Arletti (Sinagi) e Palo Bigarelli della Fit.
Il segretario del sindacato edicolanti Sinagi affiliato alla Cgil e il presidente modenese della Federazione italiana tabaccai non ci stanno ad accettare il piano di riorganizzazione dei punti vendita imposto dall’azienda trasporto pubblico che pretende di imporre a edicolanti e tabaccai la vendita dei biglietti del bus a titolo gratuito. L’Atcm ha infatti intenzione di ridurre gli attuali 400 punti di vendita su tutta la provincia a 120 per sostituirli con emettitrici sui bus. Tuttavia unitamente alla disdetta per 280 punti vendita, Atcm chiede a tabaccai ed edicolanti di continuare il servizio di vendita a titolo gratuito.
“Una pretesa inaccettabile – spiegano Arletti e Bigarelli – secondo Atcm dovremmo essere contenti di fare il servizio gratuitamente perché la vendita dei biglietti ci porta clienti. Il riconoscimento economico (pari al 5% del costo del biglietto) per il lavoro svolto ci appare doveroso!”.
Per questo tabaccai ed edicolanti si rifiutano in massa di continuare a svolgere il servizio di vendita dei biglietti a tempo indeterminato. “Ci spiace se si creeranno disservizi ai cittadini, ma non è nostra responsabilità – spiegano i rappresentanti delle associazioni – abbiamo cercato un contatto con i vertici Atcm per tentare un confronto costruttivo, purtroppo, nonostante i ripetuti tentativi, non abbiamo ricevuto risposta”.
Tabaccai ed edicolanti sono disposti a riprendere la vendita solo in presenza di un nuovo accordo con Atcm.
Arletti e Bigarelli fanno presente che la soppressione di così tanti punti vendita sarà sicuramente un incentivo ai “portoghesi”: molti studenti che non troveranno il biglietto in edicola saliranno senza sui bus!