A fine febbraio, tutto il consiglio dell’Unione Area Nord ha votato all’unanimità un ordine del giorno, presentato dal PDL, che chiedeva più controlli e più attenzione da parte delle amministrazioni locali per contrastare il proliferare di centri culturali islamici abusivi. Come mai anche da sinistra si chiedeva rigore sulla problematica e poi si è scoperto dalla stampa che la realtà dei fatti è ben diversa? Allora eravamo a poche settimane dal voto per le elezioni regionali ed il centro sinistra si è catapultato su posizioni tradizionalmente del PDL. “Bisogna capirli, erano in difficoltà – ironizza Antonio Platis, capogruppo del PDL – stretti fra due fuochi: da una parte l’elettorato più ideologizzato che continua a chiedere un’indiscriminata accoglienza, dall’altra coloro che, anche a sinistra, cominciano a chiedere ordine e rispetto delle regole.” Oggi però scopriamo che dopo la tentata moschea a Concordia, il centro abusivo a San Prospero, un altro palazzo viene trasformato in luogo di culto, questa volta a San Felice. Eppure, nell’odg votato da tutti, non chiedevano anche loro controlli e verifiche? Come può un sindaco, in questo caso quello di San Felice, non conoscere ciò che accede sul suo territorio?Parole, parole, parole … ancora una volta cade la maschera e si scopre il vero volto di questo centro sinistra: permissivista ed arrendevole. Al prossimo consiglio dell’Unione chiederò, come era già stato previsto nella seduta in cui è stato votato all’unanimità l’ordine del giorno, di rendicontare tutte le situazioni anomale presenti sul territorio dei nove comuni della bassa.
(Antonio Platis, Capogruppo PDL Mirandola, Consigliere dell’UCMAN)