Luigialberto Pini, medico nonché consigliere comunale e segretario del circolo sociosanitario del Pd di Modena, esprime un giudizio severo sui tagli alla sanità previsti dalla manovra del governo. «Il governo ci rimette nel mirino, come professionisti della salute a cui non viene riconosciuto un valore sociale ma solo un costo per la finanza pubblica: bloccare lo stipendio per 4 anni e bloccare il turn-over significa imporre condizioni di lavoro degradanti e quindi peggiori prestazioni per i cittadini. Non distinguere l’età pensionabile per tipologia di lavoro significa che stare in turno a contatto con malati o gestire gli appuntamenti per un dirigente a Roma comporta la stessa usura. Tagliare indiscriminatamente i fondi alle regioni che offrono servizi sanitari a livello europeo con costi ridotti significa smantellare un modello assistenziale pubblico. Le bugie sul federalismo che portano i ministri leghisti a firmare che le regioni inefficienti e fallimentari avranno gli stessi tagli delle regioni efficienti.
Il circolo PD socio-sanitario dei dipendenti delle aziende della provincia di Modena dichiara il forte dissenso e non si stanca di indicare una rigorosa tenuta dei conti pubblici a partire da una corretta analisi degli sprechi e da un introito fiscale equo. Non ci accontentiamo di gesti simbolici decurtazione dei compensi chiediamo una politica strutturale che inizi a tassare le rendite e i privilegi».