Un progetto transnazionale per facilitare ai cittadini delle aree rurali e montane più disagiate l’accesso ai principali servizi (amministrativi, sanitari, culturali, sociali), attraverso la creazione ed il posizionamento di postazioni informatiche e programmi di ultima generazione.
E’ il progetto REMOTION (Remote Areas’ eServices Network), che il GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano ha coordinato e presentato all’Unione Europea per concorrere all’assegnazione di finanziamenti nell’ambito del bando European Regional Development Fund.
Il progetto, ancora in fase di candidatura, prevede una partnership transnazionale di 14 soggetti provenienti da Italia, Slovenia, Slovacchia ed Ungheria, che si pongono l’obiettivo di lavorare insieme e di mettere a disposizione le buone pratiche ed i risultati ottenuti nelle azioni sperimentali, già avviate nei rispettivi territori, per la creazione di una rete, che faciliti la fruibilità dei principali servizi, attraverso la creazione di network per migliorare le condizioni di vita nelle zone più disagiate.
Per il nostro paese, concorrono all’assegnazione di 4,5 milioni di euro totali di contributo la Comunità Montana del Frignano (con progetti per € 744.400 di cui 558.300 di finanziamenti Ue e 186.100 di finanziamenti pubblico-privato); la Comunità Montana dell’Appennino Reggiano (con progetti per € 410.700 di cui € 308.025 Ue e 102.675 pubblico-privato); l’Unione dei Comuni delle Valli del Dolo, del Dragone e del Secchia (con progetti per € 358.900 di cui € 269.705 di fondi Ue ed € 47.595 di finanziamenti pubblico-privato), la Società Cooperativa Canale Scuola (con progetti per € 196.000 di fondi UE di cui € 167.000 di finanziamento Ue e € 29.490 di contributi pubblico-privato).
Ma come nasce l’idea di REMOTION?
“Nella vita quotidiana, – dice Luciano Correggi, presidente del GAL – la difficoltà di accesso ai servizi nelle zone rurali e montane dell’Europa centrale è un dato di fatto. I partner del progetto REMOTION provengono, appunto, da queste aree che, in seguito al calo demografico ed economico, hanno sofferto per il decremento della competitività: i servizi pubblici, la sanità, i servizi alla persona e le attività commerciali sono a poco a poco decresciute. Il progetto presentato vuole contribuire a convertire questa tendenza negativa in uno sviluppo positivo, rendendo i servizi più fruibili per i cittadini, le aziende ed i turisti, incrementandone la competitività e la crescita potenziale. Ci auguriamo, quindi, di trovare consenso da parte della UE, poiché una risposta positiva in tal senso, si tradurrebbe in un’importante ricaduta sia sui cittadini sia sul turismo”.