COOP e CONAD scelgono di togliere dagli scaffali i prodotti che provengono da un grosso importatore israeliano, perché uno 0,4% potrebbe arrivare dai territori occupati, e non c’è tracciabilità di tale provenienza: un tecnicismo per rendere presentabile una decisione che non lo è.
Chiedo infatti se tale sensibilità verrà applicata anche ai tanti prodotti, di ogni natura, che arrivano in Italia da luoghi dove i diritti umani non hanno nessuna applicazione, a cominciare dalla Cina, per arrivare ad alcuni luoghi del sud America, o dell’Africa. Viceversa la scelta sarà esclusivamente politica, nascosta dietro discorsi di tracciabilità. Un sentimento anti-israeliano che dimentica troppo spesso di cosa stiamo parlando: ovvero dell’unico Stato democratico di quell’area. Chiamiamo questa scelta col suo nome: boicottaggio. E’ più sincero, e rende meglio l’idea.
Non per niente su Facebook stanno già nascendo gruppi che al contrario, invitano a boicottare COOP e CONAD.
A questi aspetti, si aggiunge a Modena un elemento in più: il sostanziale monopolio di queste due catene, che impedirà ai consumatori di poter fare scelte alternative a quelle fatte dai due colossi della cooperazione. E a proposito di rispetto dei consumatori, anche su questo punto ci sarebbero troppe riflessioni da fare…
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)