‘Il teatro civile non inteso come genere – ha detto il direttore Pietro Valenti durante la conferenza stampa – ma come funzione che può e deve svolgere all’interno della comunità e del territorio cui si deve attenzione. Entro il 2012 Emilia Romagna Teatro si pone l’obiettivo di formare una compagnia stabile e a questo scopo sono necessari almeno altri due stabili. Siano essi pubblici o privati, che sostengano questa idea. Sarebbe politicamente opportuno che venisse stabilita una mission ben precisa pere i Teatri Stabili evitando lo spreco di risorse. Modena in questo senso può ambire a diventare un’officina del contemporaneo’.
Essere parte integrante del panorama europeo, essere attore della ricerca teatrale del nostro continente: nel segno di questo progetto l’attività di Emilia Romagna Teatro Fondazione, Stabile Pubblico dell’Emilia-Romagna, crea relazioni internazionali che oltre ad importanti reti – il Progetto Prospero – produce relazioni, favorisce scambi che premiano la qualità dell’offerta. Sul palco dello Storchi, in esclusiva per l’Italia, vedremo così il regista francese Eric Lacascade che i più attenti ricorderanno già ospite di VIE Scena Contemporanea Festival, presentare Les Estivantes (I Villeggianti) di Maksim Gor’kij, autore da lui molto amato. Un cast internazionale composto da attori inglesi e italiani, caratterizza Interiors sorprendente spettacolo diretto dal giovane Matthew Lenton tratto da ‘L’interieur’ del belga premio Nobel Maurice Maeterlinck, spettacolo di grande fisicità e visualità sul tema del guardare e dell’essere guardati.
L’attenzione che Emilia Romagna Teatro riserva alla produzione sfocia in tre nuovi lavori i cui debutti avverranno al Teatro delle Passioni.
Sarà Monica Conti, la regista di Le Mutande testo del tedesco Carl Sternheim, autore poco conosciuto in Italia la cui grandezza in patria è considerata pari a quella di Bertolt Brecht. Il testo, pur nei toni da commedia brillante, si arricchisce di una profondità sorprendente nel delineare i soggetti protagonisti; curioso ricordare che uno storico allestimento di ‘Le Mutande’ debuttò al Teatro Comunale di Modena, nell’ormai lontano 1968, con la regia di Luca Ronconi. E ancora: Freddo del drammaturgo svedese Lars Norèn che vede la sua prima versione italiana nella regia di Marco Plini, da anni collaboratore di Massimo Castri, che sceglie un testo di grande attualità che affronta il tema della tolleranza e dell’immigrazione.
Beneficiano dell’attenzione che Emilia Romagna Teatro riserva ai giovani gruppi i romagnoli Menoventi di cui avremo occasione di vedere due lavori: Invisibilmente e Infesta. I tre ragazzi che ne sono il nucleo artistico nonostante la giovane età sono già capaci di curiose intuizioni che arrivano allo spettatore.
L’apertura di stagione vede a Modena, a pochi giorni dal debutto assoluto che si terrà a Roma, de Il misantropo di Molière, nella regia di Massimo Castri, che, forte di un ottimo periodo creativo, a pochi mesi dal debutto di ‘Finale di Partita’, sceglie di confrontarsi con Molière, il commediografo francese per eccellenza di cui sarà protagonista un attore di razza come Massimo Popolizio.
Galatea Ranzi sarà Mirandolina ne La Locandiera, che la regia di Pietro Carriglio libera dagli stereotipi del goldonismo, focalizzando l’attenzione sullo straordinario meccanismo teatrale della commedia. Sarà un Paolo Rossi in una ritrovata ottima forma il protagonista de Il Mistero Buffo di Dario Fo (PS: nell’umile versione pop) personalissima rilettura con cui Rossi rende omaggio al maestro Dario Fo ed al suo testo capolavoro.
Alessandro Gassman segna il cartellone con un’importante doppia presenza: sarà infatti regista e protagonista di Roman e il suo cucciolo, del drammaturgo americano di nascita ma di origine cubana Reinaldo Povod, un testo che ebbe, nella Broadway degli anni Ottanta, una versione con De Niro, nel ruolo che ora è dell’attore italiano. Gassman sarà regista di Immanuel Kant di Thomas Bernhard, autore austriaco da lui prediletto, la cui parola drammaturgica, nella sua splendida ossessività, attraversa la scena europea.
Protagonista della scena teatrale italiana, Franco Branciaroli sarà Edipo Re di Sofocle in una rilettura che tiene conto dei contributi teorici di diversi studiosi tra cui quella del padre della psicanalisi Sigmund Freud e di quelle del filosofo e antropologo francese René Girard.
Giovanni Testori, che di Branciaroli fu caro amico, è l’autore de I promessi sposi alla prova che porta sul palco dello Storchi un attore come Sandro Lombardi insieme alla sua compagnia, diretti da Federico Tiezzi.
Il più celebre dei testi beckettiani Aspettando Godot, riporterà sul palco dello Storchi, Eros Pagni e Ugo Pagliai.
Marco Paolini tornerà a Modena con il nuovo spettacolo sulla figura del grande scienziato Galileo Galilei, dal titolo ancora provvisorio ITIS Galileo.
Ancora un grande protagonista del teatro italiano: Luca De Filippo firma la regia di Le bugie con le gambe lunghe, commedia che Eduardo scrisse nel 1946, subito dopo il debutto napoletano di Filumena Marturano; la straordinaria fortuna incontrata da quel testo fece rinviar il debutto della commedia che vedremo in scena, protagonista lo stesso Luca.
Bestseller del teatro americano, pluripremiato sia nella versione teatrale che in quella televisiva, Angels in America ha trionfato anche Italia nel lavoro diretto da Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani. Epopea contemporanea divisa in due parti Millennium Approaches e Perestroika, è un lavoro avvincente abitato da personaggi della storia recente degli Stati Uniti d’America di cui si potranno vedere la prima e la seconda parte in una vera e propria maratona.
Informazioni e prenotazioni: biglietteria telefonica dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, tel. 0592136021 fax 059211426.