Partiranno i primi giorni di giugno a Riolunato i lavori sulla strada provinciale 324 del passo delle Radici nel tratto vicino al paese in direzione di Pievepelago minacciato da una frana e dove da alcune settimane si circola a senso unico alternato a causa del fondo stradale dissestato.
Con un investimento di circa un milione di euro la Provincia realizzerà un viadotto in cemento armato appoggiato su pali profondi 25 metri con tiranti l’effetto delle spinte della frana sui pali, consentendo di superare il fronte franoso di circa 60 metri, salvaguardando la sede stradale.
I tempi dell’intervento – che comporteranno la chiusura della strada per tre mesi – sono stati discussi venerdì 14 maggio nel corso di un incontro a Riolunato al quale hanno partecipato Egidio Pagani, assessore alle Infrastrutture della Provincia di Modena, il sindaco di Riolunato Giancarlo Cargioli, il sindaco di Pievepelago Corrado Ferroni, l’assessore all’Ambiente di Fiumalbo Nardo Nardini, i rappresentanti dell’Agenzia per la mobilità di Modena (Amo), Atcm e delle associazioni di categoria della zona (Ascom Confcommercio, Lapam e Cna) che hanno espresso le preoccupazioni per la situazione di un’arteria fondamentale per l’economia della zona.
«Siamo stati tutti d’accordo – sottolinea Pagani – che è necessario iniziare al più presto i lavori anche perché la situazione si sta aggravando. Abbiamo aspettato il miglioramento delle condizioni meteo per aprire il cantiere non appena chiuderanno le scuole allo scopo di ridurre al minimo i disagi. Si tratta di una frana storica costantemente sotto controllo, anche con apposita strumentazione sul posto. Finora si era manifestata con lenti, seppur periodici, movimenti senza peraltro seri danni alla viabilità, anche grazie ad una costante opera di manutenzione ordinaria. Tuttavia in questi ultimi mesi di forte maltempo la situazione è peggiorata, rendendo necessario un intervento urgente».
Nel corso dell’incontro, oltre ai tempi del cantiere, sono stati discussi i provvedimenti per ridurre i disagi soprattutto a pendolari e turisti, gli eventuali percorsi alternativi, oltre alla possibilità di assicurare il passaggio a pedoni ma anche a biciclette e motocicli condotti però a mano.