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Al Ramazzini di Carpi prima trombolisi per il trattamento dell’ictus

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Traguardo importante per l’Unità operativa di Neurologia dell’Ospedale Ramazzini diretta dal dott. Gabriele Greco. Il 13 maggio è stata eseguita, per la prima volta a Carpi, nella Stroke Unit, una trombolisi endovenosa a una paziente carpigiana, ricoverata da pochi minuti, in gravi condizioni, per un ictus ischemico insorto da circa due ore.

“La terapia consiste nell’iniezione endovenosa di un farmaco fibrinolitico, che ‘scioglie’ il trombo appena formatosi e che occlude un’importante arteria che porta sangue al cervello – spiega il dott. Greco. La terapia può essere somministrata soltanto a una particolare tipologia di pazienti con ictus, giunti in ospedale entro pochi minuti dall’insorgenza dei sintomi, soddisfacendo una serie di criteri, che rendano efficace e sicuro il farmaco. Richiede una complessa organizzazione, che parte dal 118, coinvolge il Pronto Soccorso come struttura accettante e innescante il percorso, vari reparti e servizi dell’Ospedale, ma soprattutto la Neurologia con i suoi medici e infermieri”.

La paziente è stata seguita nella Stroke Unit del reparto con un monitoraggio attentissimo per minimizzare i rischi di complicanze del farmaco, e lo sforzo è stato premiato con una risposta clinica eccellente con risoluzione di buona parte della sintomatologia neurologica.

Da circa un mese la Neurologia e l’Ospedale di Carpi avevano ottenuto l’indispensabile autorizzazione della Regione e delle Organizzazioni regolatorie nazionali e internazionali, che disciplinano la procedura. Ciò ha permesso che si sia realizzato il secondo centro provinciale dispensatore della terapia, a fianco della Clinica Neurologica di Baggiovara, che proprio in questi giorni aveva visto riconoscere il suo ruolo di primo piano a livello nazionale ed internazionale, con un vero e proprio record di terapie portate a termine da un’ equipe di primissimo piano.

L’Azienda USL di Modena da tempo aveva seguito le direttive regionali per l’organizzazione di un percorso provinciale “a rete”, finalizzato ad ottimizzare l’organizzazione della presa in carico e dei vari trattamenti dei pazienti con ictus acuto.

La Stroke Unit di Carpi, struttura essenziale per tali obiettivi, aveva cominciato la sua attività nel luglio 2006 e ogni anno ha ricoverato e curato fra 300 e 400 pazienti con ictus acuto, afferenti al distretto sanitario carpigiano. La Sezione, coordinata dal dottor Mario Baratti, è costituita da 6 letti controllati da monitor multifunzioni, ed è caratterizzata da modalità organizzativa multidisciplinare e multi professionale, basata sulla collaborazione attiva di infermieri specializzati, medici neurologi e fisiatri, fisioterapisti, dietista, logopedista. Proprio questa sinergia permette, come dimostrano gli studi internazionali, di ridurre morti ed invalidità permanenti, temibile e frequente conseguenza dell’ictus. Ancora una volta nella trombolisi, dedizione e formazione professionale di operatori sanitari permettono un “gioco di squadra” vincente per migliorare l’attesa di salute dei cittadini.

La Neurologia di Carpi ha una dotazione globale di 15 posti letto nei quali ricovera tutte le patologie neurologiche, circa 700 ogni anno, alle quali dedica percorsi diagnostico-terapeutici e si occupa anche dell’attività neurologica a favore dell’ Ospedale di Mirandola e relativo bacino di utenza.

Da un anno, a promuovere la conoscenza dell’ictus cerebrale, è nata a Carpi una sezione di ALICe, associazione di volontariato a favore dei pazienti con ictus, e promotrice di campagne di prevenzione della malattia sul territorio.