“Riteniamo opportuno un atteggiamento maggiormente rispettoso nei confronti dei tanti esercenti che operano nel rispetto delle regole, in quanto ciascuno vede nel lavoro irregolare, una preoccupante forma di concorrenza sleale”. Confesercenti Carpi replica in questo modo alla presa di posizione della Filcams/Cgil rispetto agli operatori dei pubblici esercizi.
“Premesso che ogni forma di lavoro irregolare va contrastata con tutti i mezzi a disposizione – sostiene Massimiliano Siligardi, direttore di Confesercenti Carpi – riteniamo che la richiesta di riaprire il tavolo di concertazione avanzata da Filcams/Cgil, per affrontare il tema del lavoro irregolare all’interno dei pubblici esercizi di Carpi sia al momento fuori luogo. Principalmente per il motivo che, i criteri recentemente adottati riguardano semplicemente il rilascio delle autorizzazioni relative all’apertura, al trasferimento ed al cambio di gestione negli esercizi di bar e ristoranti”.
“La delibera comunale sui pubblici esercizi non era da intendersi come l’occasione per riscrivere una sorta di “testo unico” delle norme applicabili alla categoria sul territorio comunale. Infatti oltre alla legge regionale vigente in materia, ai regolamenti edilizi, urbanistici, igienico – sanitari, alle norme di pubblica sicurezza, vi sono certamente anche le leggi sui rapporti di lavoro subordinato la cui violazione è già pesantemente sanzionata”, aggiunge Siligardi.
“Sinceramente non vediamo al momento nei pubblici esercizi carpigiani ‘quell’immensa quantità di lavoro nero e irregolare’ paventata dal sindacato. Posta in questi termini si tratta di una generalizzazione ingiustamente lesiva, che va a colpire un’intera categoria. Dispiace che in questo clima di caccia alle streghe – conclude ed evidenzia Siligardi – non si sia posta l’attenzione sullo sforzo che le associazioni di categoria hanno fatto nella direzione della qualità degli ambienti di lavoro e dei servizi offerti, della tutela dell’ambiente e della professionalità degli imprenditori del settore”.