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Carpi, il bilancio di Carpiformazione

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Carpiformazione archivia un buon bilancio per l’anno 2009: l’anno formativo che si è appena chiuso ha visto il Centro di via Nuova Ponente a Carpi realizzare un fatturato di circa 686mila euro (di cui 197mila euro, il 29%, da privati)), soddisfare 728 utenti (l’88% della provincia di Modena) e realizzare oltre 40 corsi di formazione, per poco meno di 10.000 ore complessive. Tra le attività dell’anno formativo 2009-2010 ricordiamo i corsi per giovani inoccupati, disoccupati, in cassa integrazione e mobilità; per lavoratori, imprenditori e dirigenti, oltre ad attività di formazione superiore e alta formazione, e di aggiornamento e perfezionamento lavoratori. Per il 2010-2011 si prevede di proseguire ad offrire sul mercato attività di alta formazione per figure esperte della progettazione e produzione del prodotto moda e per coordinatore di campionario; formazione superiore per visual merchandiser e inoltre attività per impostazione della collezione, modellistica, cad, confezione del prototipo, logistica e spedizione dedicati agli imprenditori. Proseguiranno comunque i corsi per adulti disoccupati, in particolare di marketing e vendite con stage aziendale e la formazione rivolta a persone a rischio di espulsione da imprese in crisi.

Ricordiamo che Carpiformazione, presieduto da Andrea Scacchetti e diretto da Andrea Scappi, è operativo dal 1980 e come srl dal gennaio 2001. I soci sono il Comune di Carpi (che possiede l’82,30% del capitale sociale), il Comune di Modena (che ha il 6,6%) e poi i comuni di Soliera, Novi, Cavezzo, Concordia, Campogalliano e S. Possidonio con quote minori.

“Sono soddisfatto dell’incremento, rispetto al passato, dell’attività a mercato commissionata al centro dalle imprese e dai privati in genere: i risultati di bilancio sono poi segno – dice l’assessore all’Economia del Comune di Carpi Simone Morelli – di una gestione oculata e di scelte efficaci e propositive. Inoltre l’aumento delle richieste di interventi formativi da parte delle persone, triplicate rispetto al passato, evidenzia sicuramente un bisogno pressante del territorio ma anche la ricerca di risposte certe. Auspico che le istituzioni pubbliche e private abbiano attenzione per le realtà in grado di dare risposte concrete all’interesse del territorio”.