A 10 mesi dalle elezioni amministrative che hanno visto la conferma del Sindaco Giorgio Pighi e della sua maggioranza di centro-sinistra, il Consiglio Comunale ha discusso le linee di indirizzo per le ‘Politiche per la sicurezza della città e dei cittadini’.
“Si tratta di un piano innovativo – si legge in una nota del gruppo Pd – che parte dalla riorganizzazione della polizia municipale (100 agenti fissi sulle strade) e arriva alla riqualificazione degli immobili in degrado, passando attraverso l’installazione di nuove telecamere e l’istituzione di una nuova cabina di regia tra Comune e Prefettura.
Il nuovo piano di sicurezza e qualità urbana – prosegue la nota – è l’inizio di una nuova ricetta che va oltre il fallimento dell’approccio della destra, basata solamente sulla repressione e sulla logica del ‘chi è diverso da me deve tornarsene a casa sua’. L’obiettivo è quello di orchestrare una manovra in grado di rispondere a tutte le domande delle parti sociali della nostra città. Le nostre parole d’ordine – conclude la nota – sono rispetto della legalità, prevenzione, convivenza civile e coesione sociale, l’unica strada percorribile in un mondo globalizzato”.
“Il piano sicurezza – spiega il capogruppo Paolo Trande – parte da una buona analisi del fenomeno con una promettente cornice di idee e proposte di azioni. Dalla destra e dalla Lega Nord la solita litania su Modena in balia di assassini, ladri, accattoni e prostitute. La realtà invece è molto diversa: il Comune fa ciò che dovrebbe fare lo Stato che non invia a Modena gli ormai famigerati 25 agenti di polizia del 2007. Per la destra – conclude Trande – la sicurezza è solo spot: repressione e videosorveglianza, basta andare in tv”.