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Marano: 26° Festival Nazionale ed Europeo del Teatro dei Ragazzi

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Venerdì 16 aprile, ore 20:30, al Centro Culturale di Marano sul Panaro, prende il via la 26° edizione del Festival Nazionale ed Europeo del Teatro dei Ragazzi, che si concluderà l’ 8 maggio prossimo. Una storia iniziata 26 anni fa e ha caratterizzato il nostro territorio e le nostre scuole, riconoscendo nell’attività teatrale dei bambini e dei ragazzi uno strumento formativo di eccezionale valore. Il tema di riferimento per quest’anno 2010 sarà la magia.La magia è come un sogno, una favola che ci accompagna dai miti primordiali ai giorni nostri. Ci fa pensare anche alla capacità di trasformare e trasformarci, ad eventi straordinari, a soluzioni illusorie, e attraversa sia la dimensione del fantastico che quella del reale. Tale tema caratterizza in particolare le iniziative collaterali del Festival, e si concentrerà soprattutto su leggende di cultura popolare, pregiudizi e superstizioni.

La serata di apertura sarà presentata dal famoso autore e conduttore televisivo Andrea Barbi e seguirà lo spettacolo teatrale della Scuola Primaria “E. De Amicis” di Marano s/P dal titolo “La Principessa e il Drago” di David Conati.

“Abbiamo ancora vivo il ricordo della 25a edizione del Festival – spiega il sindaco di Marano Emilia Muratori – e ci troviamo già immersi nel programma delle iniziative della 26a edizione. E’ questa la magia delle cose belle, quelle che ci portiamo dentro e per questo sono preservate dal trascorrere del tempo; è la magia delle sensazioni vere, genuine, sincere, che si provano in ogni edizione del festival e che ti restano, appunto, dentro; è la magia del teatro che coinvolge, diverte, commuove. Niente di strano, dunque, se il Festival 2010 si è voluto ispirare alla magia dandole il ruolo di protagonista che le spetta. Risultato: divertimento sicuro per tutti. L’atmosfera – continua il primo cittadino – è quella consueta di festa, di condivisione, di amicizia, in cui si incontrano ragazze e ragazzi provenienti da diverse parti d’Italia e dall’estero (quest’anno verranno ospitati giovani provenienti dalla Spagna e dal Brasile) uniti dalla stessa passione per il teatro. Insieme a loro gli operatori e gli insegnanti che li guidano nella loro esperienza. Il Festival del teatro dei ragazzi di Marano che coinvolge nell’organizzazione tutti gli altri sette Comuni dell’Unione terre di castelli (Castelvetro, Castelnuovo, Guiglia, Savignano, Spilamberto, Vignola, Zocca), non è un concorso, ma una rassegna, con l’obiettivo di confrontare le esperienze e di intrecciare amicizie, nella convinzione che attraverso il teatro si cresce e ci si forma, si impara a socializzare, a mettersi in gioco, a dare il meglio di sé. Abbiamo la presunzione di credere che in tutti questi anni di attività il Festival abbia seminato, nel nostro territorio e oltre, soprattutto tra i giovani, il piacere sia di recitare, sia di diventare spettatori consapevoli. L’offerta culturale ,di alta qualità e sperimentato percorso, rappresentata dal Festival Nazionale ed Europeo del Teatro per Ragazzi, consolida la propria presenza, collocandosi all’interno della programmazione dell’Unione Terre di Castelli e attivando anche un collegamento con il poesia festival. Si prefigura così un circuito virtuoso, in grado di minimizzare i costi ed ottimizzare i risultati”.

La realizzazione del Festival è possibile grazie all’ intenso lavoro del gruppo di progetto costituito da Ada, Patrizia, Claudia, Giorgio dell’Ufficio cultura del Comune di Marano, e grazie al sostegno dell’Unione Terre di Castelli, della Fondazione di Vignola e degli gli sponsor. A tutti un sentito ringraziamento. In particolare, però, il grazie più grande va ai ragazzi, agli insegnanti, agli operatori, ai genitori, che sono la parte viva del Festival. Senza di loro nessuna magia potrebbe generarsi, semplicemente perché senza di loro il Festival non potrebbe esistere.

“Il Festival Nazionale ed Europeo del Teatro dei Ragazzi – spiega Giorgio Montanari, Assessore alle Politiche integrate per la Cultura, Turismo e Marketing Territoriale dell’Unione Terre di Castelli – è ora una manifestazione di grande e consolidata maturità , con un formato colladuato nel tempo e col tempo. Sa però rinnovarsi, e fra queste innovazioni, credo debba essere siottolineata la nuova dimensione che assume , quale evento dell’Unione Terre di Castelli, affiancando il Poesiafestival”.