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Organici del Commissariato di Ps, dibattito su due ordini del giorno a Carpi

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Nel corso del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 8 aprile sono stati discussi un paio di ordini del giorno sulla carenza di organico del Commissariato di Pubblica sicurezza cittadino, firmati rispettivamente da Pd e PdL-Lega nord Padania.

<Considerato che ancora oggi il Commissariato – si legge nel documento Pd, presentato in aula dal capogruppo Davide Dalle Ave – vede una carenza di personale (addirittura un numero di agenti inferiore a quello stabilito dal decreto ministeriale del ’89) con pesanti ripercussioni sul numero di agenti in pattuglia e volanti giornaliere programmate e quindi sul controllo del territorio, che è lo stesso Ministero dell’Interno a segnalare, in risposta a una domanda del Consap, che ”…la situazione degli Uffici della provincia di Modena risulta complessivamente favorevole rispetto alla media nazionale del comparto Questure, ad esclusione dei Commissariati di Carpi e Mirandola” e che tale carenza deve essere sanata nel più breve tempo possibile, il Consiglio comunale ritiene ormai non più tollerabile una situazione per cui, a fronte di una domanda di sicurezza sempre maggiore, si continui a constatare un calo di risorse destinate alle forze dell’ordine; il Consiglio dà mandato al Sindaco e alla Giunta di continuare l’azione di coordinamento tra istituzioni locali e forze dell’ordine, sollecitando ulteriormente gli uffici istituzionali preposti nella richiesta di ampliamento del numero di agenti di Polizia di Stato presenti sul territorio>.

Roberto Benatti (PdL) ha letto in aula il testo di un secondo ordine del giorno firmato dal suo gruppo e dalla Lega nord Padania che, partendo da alcuni degli assunti del documento Pd ribadiva <come i diversi governi che si sono susseguiti negli ultimi anni, anche di centrosinistra, non hanno mai risolto tale carenza e come la Giunta comunale non abbia dato seguito alle indicazioni del Decreto Sicurezza arrivando a proporre la disobbedienza civile allo stesso. Diamo mandato a Sindaco e Giunta di gestire finalmente l’azione di coordinamento tra istituzioni locali e forze dell’ordine, sollecitando ulteriormente gli uffici istituzionali preposti nella richiesta di ampliamento del numero di agenti di Polizia di Stato presenti sul territorio e impegniamo la Giunta a rimettere in discussione le scelte fatte sul Decreto Sicurezza, specie in merito all’utilizzo degli Assistenti civici, proponendo al Consiglio comunale un nuovo Piano della sicurezza cittadino>.

Il dibattito è stato aperto da Gianni Bassoli (Pd), che ha letto il programma elettorale dal Popolo delle Libertà sull’argomento Sicurezza sottolineando come <questo non si sia realizzato per i tagli del Governo di circa tre miliardi in tre anni>. Argio Alboresi (capogruppo Lega nord Padania) ha chiesto di fare restare la discussione all’interno della realtà carpigiana, mentre il collega Roberto Arletti (Pd) ha citato esempi di difficoltà e cattivo funzionamento della macchina organizzativa delle forze dell’ordine dovuti a suo dire alla mancanza di fondi e investimenti statali. Daniela Depietri (Pd) ha chiesto ai colleghi della minoranza di unire le forze per chiedere al Governo più organici, <mobilitando anche i parlamentari locali, versando se serve anche il gettone di presenza>. Roberto Andreoli (capogruppo PdL) ha dal canto suo ricordato quanti ordini del giorno, mozioni e interrogazioni siano state presentate e discusse dal 2000 in poi sul tema degli organici della Polizia di Stato, quasi sempre approvati all’unanimità. <Gli impegni da parte del civico consesso ci sono stati, ma diciamo no ora allo stucchevole gioco delle parti. A livello nazionale si coprono buchi e squilibri dove serve, un meccanismo da rivedere certamente e garantendo un maggiore coordinamento tra le diverse forze dell’ordine>.

Sono intervenuti nel corso del dibattito anche i consiglieri Marco Bagnoli (Pd) e Lorenzo Paluan (Lista civica Carpi a 5 stelle-Beppegrillo.it-Prc, che ha descritto il <delirio securitario degli ultimi 10 anni> e ha citato il fatto che <in questi odg non si parla di criminalità organizzata e finanziaria>). Giliola Pivetti (capogruppo ApC) ha invece sottolineato come questi documenti siano lontani dalla realtà carpigiana mentre l’istituzione Ps e il suo personale deve sentire la vicinanza del Consiglio comunale. <Il Comune – ha concluso – potrebbe raccogliere tutti i dati relativi alla criminalità e la sicurezza in città in un ufficio apposito>. Francesca Cocozza (Pd) ha ricordato dal canto suo come la sicurezza dipenda anche dalla prospettiva di un futuro e non sia solo un problema di forze dell’ordine.

La Vicesindaco e assessore alla Sicurezza Lorena Borsari ha poi portato all’attenzione del civico consesso il suo contributo sull’organico del locale Commissariato. <Questa struttura comprende sette comuni tra cui Carpi e nel 1989 il suo organico venne elevato di livello, a circa 53 agenti, mai purtroppo adeguati. L’organico – ha detto – ora è quello dei primi anni Ottanta visto l’aumento della popolazione e delle pratiche di competenza. Oggi 15 mila pratiche, l’80% del totale, riguardano cittadini extracomunitari, mentre per quello che riguarda ad esempio la casistica dei furti in appartamento si evince come dopo i 17 mila l’anno denunciati in regione nei primi anni Novanta nel 2008 siamo tornati a 10 mila, livelli della seconda metà degli anni Ottanta. Quindi di fronte a sopravvenute competenze, nuove tipologie di reati, aumento della popolazione il lavoro svolto fin qui dallo stesso numero di agenti in servizio trent’anni fa ha del miracoloso, anche se coniugato alla forte coesione sociale e al senso civico che hanno caratterizzato il nostro territorio>. La Vicesindaco ha poi terminato il suo intervento richiamando l’importanza del coordinamento delle forze dell’ordine e dell’aumento degli organici del Commissariato, rammentando infine come l’Unione Terre d’argine negli ultimi sei mesi ha svolto un concorso pubblico per 14 nuovi agenti, aumentato l’organico da 98 a 102 membri, ristrutturato i locali del Comando e cercato l’ausilio degli Assistenti civici.

E se il capogruppo Pd Dalle Ave in sede di dichiarazione di voto ha ricordato come le campagne mediatiche non portano investimenti Roberto Benatti ha invece criticato tra l’altro Borsari spiegando <che le sue battaglie sono le stesse di tutti e che la Vicesindaco usa la propaganda per dire che da quando c’è lei la sicurezza migliora>.

Al momento del voto l’ordine del giorno del Pd è stato votato da Pd e ApC, con l’astensione del consigliere Paluan e il no di Lega nord Padania e PdL. Il documento del PdL e della Lega nord Padania è stato votato dai firmatari, con l’astensione di ApC e il voto contrario di Pd e Lorenzo Paluan.