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Il 1° Aprile al Teatro Gonzaga Ilva Ligabue di Bagnolo: ‘Die panne, la notte più bella della mia vita’

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‘Die panne’, la notte più bella della mia vita, sarà in scena al Teatro Gonzaga Ilva Ligabue di Bagnolo giovedì 1° Aprile alle 21.oo. Di Friedrich Dürrenmatt, adattamento Edoardo Erba, regia Armando Pugliese con Gian Marco Tognazzi, Bruno Armando, Giovanni Argante, Franz Cantalupo, Lidia Giordano e con la partecipazione di Lombardo Fornara.

Un banale incidente, l’automobile in panne, costringe Alfredo Traps – rappresentante di tessuti – ad una sosta indesiderata. Cercando aiuto trova ospitalità a casa di un vecchio giudice in compagnia di due amici, un pubblico ministero e un avvocato in pensione che gli spiegano, con l’intento di coinvolgerlo, il loro unico passatempo: ricelebrare alcuni importanti processi storici come quello a Socrate, a Gesù e a Federico di Prussia. Tra una bottiglia di vino e l’altra, Traps si ritrova imputato in un vero e proprio processo e, in un’atmosfera sempre più inquietante, il gioco si fa realtà: il protagonista parla, si confessa, la sua vita mediocre sembra acquistare improvvisamente risvolti inaspettati; si scopre che Traps ha effettivamente compiuto un delitto divenendo l’amante della giovane moglie del suo principale che, avvertito anonimamente dell’accaduto dallo stesso Traps, è morto a causa di un infarto. Il delitto di Traps è il frutto di una mente assolutamente innocente e inconsapevole; la sua cattiveria è originaria e, come tale, esente da sensi di colpa a meno che qualcuno non intervenga a fargli notare che ha compiuto un delitto, a fare emergere i ricordi dalla nebbia di un passato neppure così tanto remoto, come hanno fatto i suoi commensali che lo hanno ospitato processandolo, come fanno con tutti gli ospiti che si trovano ad avere. E così raccontando le vicende della propria vita, rivelando il mistero del suo successo economico, Traps si trova di fronte alla prova della sua colpevolezza e si autoinfligge la condanna a morte che gli era stata sanzionata per gioco. Per Dürrenmatt, quindi, siamo tutti colpevoli: il racconto ne è soltanto la dimostrazione attraverso il paradosso.

Gianmarco Tognazzi (Roma, 11 ottobre 1967) è figlio di Ugo Tognazzi e di Franca Bettoja e fratello di Ricky Tognazzi, Thomas Robsahm Tognazzi e Maria Sole Tognazzi. Nel 1989, conduce, insieme a Danny Quinn, Rosita Celentano e Paola Dominguin, il Festival di Sanremo.

Per quanto riguarda la sua carriera attoriale, dopo alcune prove “in famiglia”, come nel Petomane (1983) di Pasquale Festa Campanile e Arrivederci e grazie (1988) di Giorgio Capitani, comincia a delineare un “tipo” autonomo che si distacca dai personaggi prediletti dal fratello per avvicinarsi di più ai modelli del padre: faccia da duro con espressioni oscillanti fra il cinico, il nevrotico e l’ironico, è un efficace teppista di borgata in Crack (1991) di Giulio Base, un perdigiorno romano che si fa sedurre dagli skinhead di quartiere in Teste rasate (1993) di Claudio Fragasso e un universitario fuoricorso che vorrebbe laurearsi per compiacere il suocero in I laureati (1995) di Leonardo Pieraccioni.

In coppia con Alessandro Gassman interpreta Uomini senza donne (1996) e Facciamo fiesta (1997), entrambi diretti da Angelo Longoni, Teste di cocco (2000) di Ugo Fabrizio Giordani e Natale a Beverly Hills (2009) di Neri Parenti. Lavora anche con il fratello Ricky in Ultrà (1990), Io no (2003) e nel televisivo I giudici (1999), con la sorella Maria Sole in Passato prossimo (2002), nel 2005 con Luca Mazzieri in Cielo e terra e con Michele Placido in Romanzo criminale, nel 2007 con Giuseppe Ferrara nel film Guido che sfidò le Brigate Rosse sul sindacalista Guido Rossa, nel 2008 con Francesco Patierno Il mattino ha l’oro in bocca, nel 2009 con Fausto Brizzi in Ex e con Max D’Epiro e Danilo Proietti in Polvere.Tra i suoi lavori televisivi, ricordiamo: Maria Montessori – Una vita per i bambini (2007), di Gianluca Maria Tavarelli, Il bene e il male di Giorgio Serafini e David Copperfield di Leone Pompucci (2009), dove fornisce una memorabile interpretazione del malvagio Uriah Heep.

Ottimo inteprete anche a teatro, al fianco di Bruno Armando ha portato sul palcoscenico la commedia “Prima Pagina” da un testo del 1928 di Ben Hecht e, nelle stagioni 2008/2009 e 2009/2010, “Il giorno più bello della mia vita” da un famoso racconto e testo teatrale dello svizzero Friedrich Dürrenmatt.

Teatro Gonzaga “Ilva Ligabue”: P.zza Garibaldi, 2  Bagnolo in Piano. Info: e-mail  – Emilia Romagna Teatro– 334/9316533.

Prevendita: mercoledì 31 marzo e giovedì 1 aprile dalle 17.00 alle 19.00 vendita biglietti di tutti gli spettacoli stagione presso la biglietteria del Teatro Gonzaga Ilva Ligabue. Biglietto intero: 18,00 € – Biglietto ridotto: 16,00 €.