In riferimento alle dichiarazioni del candidato Andrea Leoni riportate dagli organi di informazione sul tema integrazione di cittadini islamici a Carpi, si trasmette una dichiarazione del Sindaco di Carpi Enrico Campedelli.
“Credo che nel nostro paese esistano tutti i presupposti di libertà e democrazia che consentono ad ogni individuo di associarsi per portare avanti le proprie idee e le proprie opinioni, si può anche votare il candidato Leoni che sta dalla parte solo di “alcuni” italiani. Candidato Leoni, che spesso, per questioni partitiche, dimentica affermazioni già fatte dal sottoscritto, come quella che già il cimitero urbano dispone di spazi che possono ospitare le salme di cittadini di etnie e religioni diverse e che quindi non vi è bisogno di altri cimiteri etnici. Dimentica invece di segnalare che le forze politiche che lui rappresenta, hanno tagliato ingenti risorse sul versante della sicurezza, specialmente sui nostri territori ci sono meno agenti delle forze dell’ordine, tolto risorse importanti sui fondi relativi alle famiglie ed alle imprese e tolto soldi ai Comuni che quotidianamente devono sostenere le famiglie toccate pesantemente da questa crisi economica. Dovrebbe spiegare il candidato perché in una situazione cosi grave il debito pubblico nazionale aumenta ma non si danno risposte alle famiglie ed alle imprese in difficoltà mentre la Regione governata dal Presidente Errani sostiene gli sforzi degli enti locali con risorse aggiuntive, vi sono più di 40.000 persone in Regione che stanno utilizzando fondi regionali per la loro cassa integrazione e fondi rotativi per le imprese immessi sempre dall’Emilia Romagna. Qui a Carpi abbiamo talmente chinato il capo che abbiamo sostenuto le politiche di integrazione anche con un forte controllo del territorio che prevede il rispetto dei diritti di ognuno a fronte del rispetto dei doveri e delle regole che ogni cittadino è tenuto a rispettare. Il candidato Leoni, profondo conoscitore, dal suo scranno bolognese, delle politiche del comune di Carpi dovrebbe riflettere su queste cose ed essere “ dalla parte degli italiani” rivendicando con forza il rispetto da parte del governo degli impegni, oggi disattesi, ma sottoscritti con gli enti locali italiani e con i cittadini, meno tasse, più servizi ed opportunità. Oggi data la situazione di crisi in atto non si può essere di lotta sul territorio e di governo a Roma, bisogna scegliere da che parte stare e raccontarla giusta ai cittadini”.