Nella seduta di giovedì 11 marzo il Consiglio comunale di Carpi ha discusso del conferimento della Cittadinanza onoraria a Francesco Berti Arnoaldi Veli. Il Sindaco Enrico Campedelli presentando questa proposta ha spiegato i motivi per i quali la municipalità dovrebbe concedere l’onorificenza a Berti Arnoaldi Veli, ricordandone il profilo biografico, i suoi legami personali con Carpi, il fatto che l’avvocato bolognese, 84 anni, è stato per quattro anni Presidente della Fondazione ex Campo Fossoli. “Il suo legame con l’amico Giuliano Benassi, da cui è scaturito un libro come In viaggio con l’amico, i riconoscimenti che la nostra Repubblica gli ha tributato, la sua opera alla guida della Fondazione. Meno monumenti e più buoni esempi: Berti Arnoaldi Veli è una sorta di carpigiano acquisito ormai”. Aprendo il dibattito su questo tema la capogruppo di ApC Giliola Pivetti ha sottolineato come Berti Arnoaldi Veli sia certamente una persona disinteressata, colta, cordiale, eccezionale in definitiva. Il collega del PdL Roberto Andreoli dal canto suo ha notato la freddezza con cui il Consiglio aveva invece accolto la proposta del Sindaco. “Dopo più di trent’anni dall’ultima Cittadinanza onoraria, data a Enzo Ferrari, reagiamo così? Purtroppo non è stata condivisa questa idea da Consiglio e città. Niente contro la persona ma questa non è molto conosciuta a Carpi e altri ci sarebbero a cui assegnare questa onorificenza…Dispiace dover dire di no ma mi sembra anche che si torni molto spesso sui temi legati alla Memoria: credo che non ci dobbiamo fossilizzare su questo argomento, dobbiamo anzi guardare avanti…”.
A favore della proposta si sono detti invece in successione Lorenzo Paluan, capogruppo della Lista civica Carpi a 5 stelle-Beppegrillo.it-Prc, e Andrea Bizzarri (IdV), mentre sia Daniela Depietri (Pd) che il capogruppo del Partito Democratico Davide Dalle Ave hanno ribadito come si sarebbe persa un’occasione se questa non fosse stata votata all’unanimità. Il Presidente del Consiglio Giovanni Taurasi dal canto suo ha preso la parola dicendosi “onorato” che il Comune avesse fatto questa scelta, relativa ad una persona che ha dato un grande esempio con la sua vita e per il contributo che ha fornito alla Fondazione ex Campo. “Ricordo che non si concede la Cittadinanza onoraria in base al fatto se si è conosciuti oppure no – ha detto – Non siamo all’Isola dei famosi e non usiamo il televoto. Ricordo che questo civico consesso ha accettato di dare il nome di una nuova via alla Caduta del Muro di Berlino e di porre una targa all’ex Campo di Fossoli in ricordo dei profughi istriano-dalmati e nessuno ha parlato di fossilizzazione della memoria. In coerenza con i valori e il sentimento di fondo della comunità carpigiana spero in un voto condiviso di questa proposta”.
Il Sindaco Campedelli ha poi preso la parola per ricordare come la Costituzione e la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo siano affisse nella sala del Consiglio comunale, dove si trova anche il gonfalone della città che porta due medaglie al valore, rammentando poi le personalità cittadine che a vario titolo hanno ottenuto anch’esse medaglie al valore civile per il loro comportamento, il loro profilo morale e la coerenza, “caratteristiche che ha anche Francesco Berti Arnoaldi Veli”. Roberto Andreoli ha in occasione della dichiarazione di voto infine criticato le parole del Presidente Taurasi “che pare essere scivolato fuori dalla sua figura super partes: capisco meglio ora da chi parte la proposta di Berti Arnoaldi Veli”.
La proposta di Cittadinanza onoraria è stata approvata dai gruppi di maggioranza di Pd e IdV, oltre che dai rappresentanti presenti in aula di Lista civica Carpi a 5 stelle-Beppegrillo.it-Prc e ApC, con il voto contrario di Lega nord e PdL.
Francesco Berti Arnoaldi Veli
Nato a Bologna il 19 maggio 1926, Francesco Berti Arnoaldi Veli è stato tra gli organizzatori dei primi gruppi della brigata “Giustizia e Libertà” di montagna, poi membro del Cln di Gaggio Montano fino alla Liberazione, con il nome di battaglia Checco. Discendente di un’antica famiglia di avvocati bolognesi, anche Berti prosegue nel dopoguerra la tradizione professionale famigliare ed è oggi titolare dello studio legale decano della regione Emilia Romagna (6 generazioni ininterrotte). Francesco Berti è stato animatore della vita politico-culturale di Bologna, promotore di comitati e associazioni locali e presidente dell’Istituto storico Parri Emilia-Romagna. Nel 1992, insignito dell’onorificenza di grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e successivamente (4 luglio 1998) insignito dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana. Molto legato alla città di Carpi per l’amicizia che aveva con il compianto Giuliano Benassi (alla cui memoria ha dedicato uno dei suoi più apprezzati libri “In viaggio con un amico”), Berti è stato anche Presidente della Fondazione ex Campo Fossoli. Attualmente è Presidente della Fiap, Federazione Italiana Associazioni Partigiane.
Profilo biografico dell’Avv. Francesco Berti Arnoaldi Veli
Avvocato iscritto all’Ordine forense di Bologna dal 5 settembre 1950. Titolare dello studio legale decano della regione Emilia Romagna (6 generazioni ininterrotte). Orfano di guerra: il padre avv. Gaetano, capitano degli Alpini, morì nel 1931 per accertato male di guerra. Partecipa alla Resistenza nella Brigata “Giustizia e Libertà” che il 20 ottobre 1944 libera Gaggio Montano, costituendovi la prima amministrazione democratica mentre ancora il territorio comunale è attraversato dal fronte bellico. Fa parte del C.N.L. di Gaggio Montano fino all’estate 1945. Consigliere dell’Ordine forense di Bologna, 1970-1978. Premio “Alessandro Cagli” per una monografia di diritto civile. Relatore a vari congressi nazionali giuridico-forensi. Membri del comitato dei delegati, poi del consiglio di amministrazione, infine presidente (1978-1980) della Cassa Nazionale di Previdenza Avvocati e Procuratori. Chiamato come componente laico della Commissione Riforma del C.S.M. (1988) sul nuovo processo civile. Presidente fino al 1981 dell’Istituto provinciale della Resistenza di Bologna; dal 1981 al 1995, dell’istituto regionale “Ferruccio Parri” per la storia del movimento di liberazione in Emilia Romagna. Membro del consiglio direttivo dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia, con sede in Milano. Presidente della Fondazione ex Campo Fossoli dal dicembre 2005 al novembre 2009. Presidente nazionale della F.I.A.P. – Federazione Italiana Associazioni Partigiane. Collaborazioni a “Il Ponte”, “Previdenza forense”. Nel 1992, insignito per motu proprio del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro dell’onorificenza di grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Successivamente (4 luglio 1998) insignito per motu proprio del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana. Autore di “Cantatine partigiane”, ed. Alfa, Bologna, 1966; “Coi miei Compagni io devo restare”, Marsilio ed., Venezia 1975; “Viaggio con l’amico”, Sellerio ed., Palermo 1991 (IV ed. accresciuta 2007); “L’Amico cattolico”, Pendragon ed. Bologna 2005.