Mercoledì 24 febbraio a Bologna sono stati premiati i Musei che hanno ottenuto dalla Regione Emilia-Romagna il riconoscimento e la certificazione di qualità; tra questi i Musei di Palazzo dei Pio e il Museo Monumento al Deportato di Carpi che, alla luce della rispondenza ai parametri obbligatori e ad alcuni di qualità, si sono inseriti tra i primissimi nell’ambito regionale. In particolare hanno ottenuto un riconoscimento speciale per l’ambito del piano delle attività culturali e didattiche, che la Regione ha individuato come uno dei modelli più interessanti.
La Regione Emilia Romagna ha avviato nel 2008 un percorso di certificazione, come previsto dalla normativa nazionale sugli standard minimi di qualità dei Musei. È dunque stata nominata una commissione di direttori dei principali Musei regionali (di cui ha fatto parte anche Manuela Rossi direttore dei Musei di Carpi), e di tecnici dell’Istituto Beni Culturali della Regione (IBC) che ha predisposto un questionario di autocertificazione sulla presenza degli standard previsti per i musei. A questi elementi la commissione ha deciso di aggiungere alcuni parametri che avrebbero certificato un ulteriore livello di qualità delle istituzioni museali. Gli standard richiesti dalla legge fanno capo a sei macro ambiti: atti normativi (statuti/regolamenti); modalità della gestione amministrativa ed economica; strutture e allestimento; personale; cura e conservazione del patrimonio e delle collezioni; servizi al pubblico. I Musei di Palazzo dei Pio così come quello al Deportato possiedono tutti i requisiti previsti dalla legge e rispondono inoltre ad alcuni dei parametri di qualità aggiunti dalla commissione regionale.
“Esprimiamo soddisfazione – spiega l’assessore comunale alle Politiche culturali Alberto Bellelli – per un risultato che evidenzia la qualità e i frutti dell’intervento realizzato su Palazzo dei Pio e sui Musei in particolare, che si stanno rivelando un investimento in termini di qualità per la città; oltre infatti ai dati positivi sui numeri dei visitatori dei musei (oltre 28mila per i Musei di Palazzo dei Pio e 22264 per il Museo al Deportato nel 2009, ndr.), dell’ampio utilizzo anche da parte di privati (aziende e associazioni del territorio) degli spazi per cultura ed eventi, questo premio denota la capacità dell’amministrazione di investire sul piano culturale, economico e sociale. Ne è prova il riconoscimento al piano delle attività culturali e didattiche, che rendono vivo il museo ogni giorno, e dunque la capacità di progettare e produrre cultura e di tentare di rispondere a una domanda di identità e di senso di comunità che un Museo civico deve affrontare”.