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Carpi: in Consiglio comunale discussa una mozione del gruppo ApC su eventuali provvedimenti anti-crisi

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L’ultimo punto dell’ordine del giorno discusso nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 28 gennaio ha riguardato una mozione presentata dal gruppo di Alleanza per Carpi a favore dell’adozione da parte dell’amministrazione comunale di provvedimenti organici anti-crisi.

“Ritenuto che l’amministrazione comunale – si legge nel documento – debba intervenire con misure straordinarie e organiche, come hanno deciso altri Comuni della nostra regione, a sostegno delle famiglie in temporanea e grave difficoltà, si rende necessaria la costituzione di un Fondo straordinario per far fronte ad una emergenza sociale di natura straordinaria, che non può essere affrontata con le misure tradizionali di tutela e di assistenza e con i normali canali per accedervi; tra i beneficiari del Fondo si dovranno comprendere non solo dipendenti licenziati, lavoratori in cassa integrazione o in mobilità. ma anche i precari e i lavoratori autonomi (artigiani e commercianti) che hanno cessato l’attività e che sono rimasti senza fonti di reddito. Si impegna la Giunta dunque a incontrare sindacati e associazioni di categoria per raccogliere tutti i dati e gli elementi utili alla conoscenza del fenomeno della disoccupazione e del disagio sociale delle famiglie a causa della crisi economica; a istituire un Fondo speciale di almeno 300.000 euro – in aggiunta alle normali iniziative che già si effettuano per i casi di disagio – a sostegno specifico delle famiglie che, a causa della perdita parziale o totale del proprio reddito da lavoro dipendente o autonomo, non riescono a far fronte alle esigenze fondamentali della vita familiare (rette, bollette, affitti, mutui, spese scolastiche, acquisto di beni essenziali…). Tale Fondo, nel quale possono confluire risorse già destinate a tipologie analoghe di intervento, dovrà servire in modo mirato e distinto dalla normale assistenza e con canali autonomi rispetto ad essa, al pagamento parziale o totale di rette e tariffe nei servizi comunali, alla concessione di anticipi o prestiti temporanei o ad ogni altra misura di sostegno ai redditi delle famiglie di lavoratori dipendenti ed autonomi in temporanea difficoltà. Con questa mozione si impegna inoltre la Giunta a presentare rapidamente un preciso, organico e trasparente piano di interventi anti-crisi in favore dei lavoratori e una delibera attuativa comprendente la variazione di Bilancio necessaria alla istituzione del Fondo, i criteri di assegnazione dei benefici, l’indicazione dei beneficiari e degli ambiti di intervento e anche eventuali misure per la formazione e la riqualificazione professionale; a coordinare i propri interventi con quelli della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi che, alla luce dell’aggravamento della situazione sociale ed occupazionale – conclude la mozione – ha opportunamente deciso di ampliare lo spettro delle erogazioni previste dal progetto di Microcredito in favore delle persone in temporanea difficoltà”.

Il Sindaco Enrico Campedelli prendendo la parola ha ricordato come gli aiuti alle famiglie fungono anche da sostegno alle imprese, e che ogni livello istituzionale ha compiti ben precisi. “La Regione ad esempio – ha detto – ha previsto 520 milioni di euro nel campo degli ammortizzatori sociali, di cui 50 per i fondi rotativi a favore delle imprese. Per questi ultimi il Comune ha stanziato 120 mila euro per due anni ma le associazioni stesse ci hanno chiesto di impiegare queste risorse per abbattere gli interessi. Abbiamo confermato nel Bilancio gli esborsi per sociale e famiglie, e abbiamo concordato con sindacati, associazioni e banche prima del Bilancio stesso determinati passaggi. Un Fondo anticrisi per le famiglie c’è già e vale ben più di 300 mila euro: lo stesso protocollo anticrisi della Provincia lo abbiamo firmato anche noi, così come su affitto e microcredito ci siamo già presi degli impegni assieme alla Fondazione Cassa”. Argio Alboresi, capogruppo della Lega nord, ha brevemente sottolineato come i cittadini si lamentino di non ricevere a sufficienza dal Comune e di come ciò crei problemi psicologici in chi non è abituato a queste situazioni di difficoltà. Roberto Arletti (Pd) dal canto suo ha spiegato come il Governo non si renda conto della crisi e della sua gravità e del fatto che la ripresa da noi non è partita. Roberto Andreoli (capogruppo PdL) ha esordito ribadendo come questa mozione “che pure ha motivazioni concrete e nette”, avrebbe meglio potuto diventare un emendamento al Bilancio 2010. “Bilancio che non ha colto la straordinarietà del momento; non possiamo aspettare sempre che si muova la Fondazione Cassa. Speriamo che sia come ci ha detto il Sindaco e che tra qualche mese non ci ritroveremo a corto di risorse e ci venga detto che dobbiamo fare di più. E poi se avete fatto incontri con le associazioni non avete poi fatto nulla di quello che queste avevano proposto, ad esempio non avete mancato di alzare le tariffe e non avete dato più soldi per i Confidi”.

Paolo Zironi (Pd) dal canto suo ha ricordato quanto fatto dalla Regione e il taglio dei trasferimenti del Governo, sottolineando positivamente il fatto che ci vogliano diversi approcci da parte dei Servizi sociali per venire incontro in questa fase alle difficoltà dei singoli. L’assessore alle Politiche sociali Miria Ronchetti ha brevemente elencato le azioni del Comune nel campo del sostegno alle famiglie: “i 250 mila euro stanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio, 175 mila per la nostra città, si sommano ai 400 mila dell’amministrazione comunale per i contributi economici a chi è sfrattato o è disoccupato, lavoratori autonomi compresi, grazie all’utilizzo dell’Isee simulato che ci consente di avere una situazione aggiornata”. E se Stefania Gasparini (Pd) ha detto che il ringraziamento alla Fondazione per quanto stanziato deve andare di pari passo al riconoscimento che questi sono comunque soldi dei carpigiani, Lorenzo Paluan, capogruppo della Lista civica Carpi a 5 stelle-Beppegrillo.it-Prc, ha anche lui ribadito come uno sforzo straordinario in questa fase di difficoltà economica l’amministrazione avrebbe dovuto farlo, “spostando appena lo 0.6% del suo Bilancio come richiesto dalla mozione. Se fra tre mesi la situazione si aggraverà allora lo sforzo da compiere sarà maggiore”. Maria Viola Baisi (Pd) ha aggiunto come siano importanti per venire incontro alle esigenze dei cittadini e dei lavoratori iniziative come gli oltre venti corsi avviati da Carpiformazione e come le misure debbano essere concertate tra i diversi portatori di interesse. La collega di gruppo Francesca Cocozza ha concentrato invece il suo intervento in aula sulle critiche al Governo, ricordando ad esempio come il bonus gas non sia ancora arrivato alle famiglie. Proprio su questo e su altri punti il consigliere Cristian Rostovi ha avuto modo di replicare citando i provvedimenti del Governo in vari campi, ad esempio gli 8 miliardi stanziati per la cassa integrazione. “Criticare è strumentale, anche la social card magari è poco ma non si tratta di piccole azioni da buttare”. Giliola Pivetti, capogruppo di Alleanza per Carpi, in sede di replica ha sottolineato come i provvedimenti individuati dal Comune non indichino organicità e che “se avessimo trasformato la mozione in emendamento al Bilancio sapevamo già come sarebbe andata a finire… Comuni come Modena e Bologna a settembre avevano già preso le misure che abbiamo richiesto e nessuno sarà in grado di dire se quello che abbiamo stanziato avrà inciso tra pochi mesi o no”. Davide Dalle Ave (capogruppo Pd) al momento della dichiarazione di voto ha infine ricordato come già nel 2009 il Comune avesse stanziato con una apposita variazione di Bilancio 500 mila euro in più per il sociale e come il ruolo degli enti locali sia messo in discussione dalle politiche del Governo nazionale.

La mozione al momento del voto è stata approvata da ApC, Lega nord e Lorenzo Paluan, mentre il Pd e l’IdV si sono espressi contro; astenuti invece i rappresentanti del PdL.