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Raccolta firme per l’istituzione del Registro dei Testamenti Biologici nei Comuni della Provincia

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Si sta allargando a tutti i Comuni della nostra provincia la raccolta firme promossa dal “Comitato Articolo 32 per la libertà di Cura” per l’istituzione del Registro dei Testamenti Biologici sulle dichiarazioni anticipate relative ai trattamenti sanitari nel fine vita.

Il Comitato Articolo 32 – che comprende le associazioni Libera Uscita, Arci, Cgil, Udi, Uaar, Anpi, Auser – intende promuovere in tutti i Comuni della provincia la raccolta firme tra i cittadini a sostegno di una proposta di delibera di iniziativa popolare da sottoporre ai Consigli comunali per l’istituzione del Registro delle dichiarazioni anticipate sui trattamenti terapeutici, ovvero un’anagrafe comunale dei testamenti biologici.

Sono già state presentate simili proposte di delibera di iniziativa popolare a Modena, Formigine e Vignola. A Modena, lo scorso settembre, sono state raccolte in soli tre giorni oltre 600 firme autenticate a sostegno di tale proposta. A Formigine lo scorso novembre la proposta è stata sostenuta da oltre 400 firme, mentre è di questi giorni la proposta consegnata al Sindaco di Vignola sostenuta da oltre 200 firme di cittadini. A Pavullo – primo fra i comuni emiliani – già nel maggio scorso il Consiglio Comunale ha deliberato l’istituzione di un Registro dei Testamenti Biologici che però non ha ancora potuto entrare fattivamente infunzione per remore burocratiche ora finalmente sciolte. Martedì 9 febbraio il Sindaco di Pavullo annuncerà, in conferenza stampa la mattina, l’entrata in funzione del Registro Comunale dei Testamenti Biologici, il primo in Provincia. Sarà presente in conferenza stampa anche Mina Welby, a Modena su invito di Libera-Uscita per presentare nel pomeriggio di martedì alle ore 17, presso l’aula magna della Facoltà di Lettere e Filosofia (largo S.Eufemia), il libro uscito postumo di Piergiorgio Welby “Ocean Terminal”.

“I cittadini stanno partecipando attivamente alla raccolta firme – dicono i promotori del Comitato modenese Articolo 32 – Ciò dimostra quanto sia sentito il tema delle direttive sul fine vita e i trattamenti sanitari da poter scegliere in caso di malattia, anche qualora non sia possibile esprimere direttamente la propria volontà. E’ un chiaro segnale di come su questi temi le persone vogliano poter decidere e vogliano incalzare i rappresentanti politici a rispettare le proprie scelte”.

L’istituzione del Registro comunale è la soluzione più rapida, economica e democratica per fare rispettare le proprie volontà e il diritto all’autodeterminazione sulle cure. Il Comitato auspica perciò risposte concrete e in tempi brevi, su temi così sentiti dai cittadini, da parte degli stessi amministratori e dei rappresentanti consiliari, affinché procedano a calendarizzare nei lavori delle assisi comunali le proposte di delibera di iniziativa popolare sul tema del Testamento biologico e dei diritti individuali Il Comitato intende attivare prossimamente la raccolta firme a sostegno del Registro dei testamenti biologici anche nei Comuni di Castelnuovo Rangone, Nonantola, Maranello.