Ultimi due giorni prima della chiusura della mostra “Darwin: Modena e 200 anni di evoluzione” organizzata, dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, dalla Società dei Naturalisti e Matematici di Modena, per festeggiare la figura di uno degli scienziati che maggiormente hanno contribuito al sapere scientifico dei nostri giorni.
L’interesse dimostrato dai visitatori è andato oltre ogni aspettativa, sin dall’apertura della mostra, tanto da portare gli organizzatori a prolungare, di oltre un mese, l’esposizione che è stata resa possibile grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena che ha creduto nella bontà della esposizione. I numeri parlano chiaro: 25.000 visitatori e 248 scolaresche, provenienti non solo dalla Provincia di Modena, ma anche da altre realtà territoriali dell’Emilia e da fuori regione.
E’ stata un’occasione non solo per festeggiare il bicentenario della nascita del padre della teoria dell’Evoluzione, Charles Darwin, i cui legami con la città di Modena sono numerosi, infatti, nel 1875 divenne socio onorario della Società dei Naturalisti di Modena e la pubblicazione della sua opera più importante, “L’Origine della specie”, è stata tradotta in Italia per la prima volta da alcuni modenesi nel 1864, bensì un momento straordinario che ha portato alla ribalta i tesori custoditi nei Musei Universitari.
“Credo che l’aspetto più importante di questa mostra – commento il Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Aldo Tomasi – sia stata la capacità degli organizzatori di creare un vasto coinvolgimento di istituzioni scientifiche, accademiche e culturali attorno al progetto di presentazione di un percorso che intendeva presentare in maniera esauriente, oltre che corretta, l’apporto che Darwin con le sue teorie ha dato allo sviluppo successive di molte scienze. L’obiettivo è stato centrato e la popolazione ha dimostrato di apprezzare entusiasticamente l’intento divulgativo di questa rassegna, che si è giustamente meritata un consenso inatteso. Per l’Ateneo è motivo di orgoglio aver offerto alla città, insieme alla Sezione modenese dei naturalisti e matematici ed al generoso sforzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena una proposta culturale di alto profilo scientifico, senza nulla cedere al faraonismo”.
La mostra, che ha riassunto, per il grande pubblico, il pensiero ed il contributo allo sviluppo della cultura scientifica ed umanistica di questo grande scienziato, per la sua complessità, ha richiesto la collaborazione di numerosi enti ed associazioni private, tra questi il Museo Civico Archeologico Etnologico del Comune di Modena, il Gruppo Modenese di Scienze Naturali, l’Associazione Colombofila del Triganino, il Centro Museale di Pavullo, il Museo Naturalistico del Frignano “F. Minghelli”, la CONFAPI – piccole e medie imprese di Modena, la Paleontological Research Institution di Ithaca (New York, USA, nonché il coinvolgimento dei Dipartimenti di Scienze Agrarie, di Biologia Animale, di Paleobiologia e dell’Orto Botanico, di Scienze della Terra e dei Musei Universitari dell’Ateneo, tutti uniti per riconoscere il giusto tributo al padre della teoria dell’evoluzione. L’iniziativa gode altresì del patrocinio del Comune e della Provincia di Modena.
“Il successo della mostra dedicata a Darwin è motivo di grande soddisfazione per la Fondazione Cassa di risparmio di Modena – commenta il Presidente Andrea Landi – e ci stimola a proseguire nell’attività di promozione di esposizioni di grande rigore scientifico, anteponendo i criteri qualitativi a quelli quantitativi e operando in stretto coordinamento con le istituzioni”.
“Il successo ottenuto- afferma la prof.ssa Carla Fiori Presidente Società dei Naturalisti e Matematici di Modena – prova che gli obiettivi del progetto espositivo sono stati pienamente raggiunti. I visitatori hanno potuto soffermarsi sui concetti base della teoria dell’evoluzione spiegati e illustrati non solo da pannelli e didascalie, ma con l’esposizione di animali, piante , fossili, minerali, documenti storici che hanno altresì messo in luce la ricchezza culturale del nostro territorio e di quanto questa abbia radici antiche. Il notevole afflusso di visitatori e di scolaresche rende orgogliosi e ripaga pienamente i soci della centenaria Società dei Naturalisti e Matematici di Modena per l’enorme impegno profuso nell’ultimo anno nel promuovere ed organizzare eventi per celebrare Darwin”.
Per prenotare le visite guidate alla mostra, allestita presso il Foro Boario di Modena (via Bono da Nonantola, 2), per questo ultimo fine settimana, e per maggiori informazioni, e-mail – telefono 366 2016111 oppure visitare il sito Darwin a Modena.