“Sono giunte in queste settimane – afferma l’assessore all’Urbanistica del Comune di Sassuolo Claudia Severi – di disguidi e malfunzionamenti accaduti sulla linea ferroviaria tra Sassuolo e Modena -. Sono più segnalazioni documentate e dettagliate – talune recepite dall’URP altre a me personalmente – di ritardi, mancate partenze, addirittura corse impossibilitate a raggiungere le destinazioni sulla tratta ferroviaria Modena –Sassuolo e viceversa.
In particolar modo, tra quelli segnalati (ma invito i cittadini che siano rimasti coinvolti a comunicarmeli presso l’assessorato), l’episodio dello scorso 18 dicembre quando ancor prima della massiccia nevicata sono rimasti bloccati i treni serali, per quasi 2 ore da e per Modera, in prossimità della stazione di Formigine. Oltre alla mancanza di informazioni adeguate da parte del personale viaggiante ai passeggeri, ho saputo di più persone costrette a reperire mezzi alternativi (taxi o privati) per raggiungere le proprie abitazioni.
Una situazione davvero grave e che, in quella fattispecie, seppur in una emergenza, abbia fatto venir meno la tutela del bene più prezioso del servizio stesso e cioè i passeggeri-utenti.
“E’ quindi mia intenzione attivarmi – spiega l’Assessore Severi – presso gli organismi regionali competenti, nonché naturalmente i diretti gestori del servizio in questione, l’ATCM ceduto alla FER (Ferrovie Emilia – Romagna) – per chiedere conto dettagliatamente di quanto è accaduto, conoscere e capire le motivazioni che hanno portato a simili inconvenienti e sapere come l’azienda abbia deciso di far fronte a simili situazioni, affinché non abbiano più a verificarsi in futuro, tutelando in primo luogo gli utenti- contribuenti, così gravemente danneggiati dall’interruzione di un pubblico servizio. E mi preoccupa il reiterarsi degli stessi.
Non possiamo sicuramente rimanere indifferenti a quanto accaduto, fatte salve – prosegue l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Sassuolo Claudia Severi – le ragioni tecniche sicuramente presenti, che ci verranno addotte dalla azienda stessa.
Non è infatti accettabile che un servizio di capitale importanza che deve e dovrà garantire, nella maniera più corretta ed efficiente possibile, una sempre maggiore mobilità interurbana, quale mezzo di mobilità alternativo, abbassi in maniera così drastica il proprio standard”.