E’ servita la peggior crisi degli ultimi 50 anni per far capire al Comune di Carpi quello che si dice da anni: il car sharing è un fallimento, costoso per le tasche dei cittadini e inutile. Costi per chilometro più pesanti di un servizio taxi non hanno fermato la Giunta Campedelli dal portare avanti un progetto che aveva il sapore più di un atto propagandistico che di un servizio per la città.
Credo che se c’è un lato positivo in questo periodo storico, sia quello di veder confermare idee che da anni sono state portate avanti dall’opposizione alla sinistra: ovvero che gli sprechi c’erano, erano tanti, e ci sono ancora, e che il rispetto del patto di stabilità ha impedito alla spesa pubblica di lievitare, e alle amministrazioni locali di spendere senza fare i conti con la limitatezza delle risorse che propria di chi amministra denaro pubblico.
Il car sharing è l’esempio lampante di tutto ciò: assieme al taglio degli appalti che pare non cambierà la qualità dei servizi, dovrebbe far riflette i cittadini su come viene speso il loro sudato denaro.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)