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Bologna, “Jean-Luc Godard: compositore di cinema”: una retrospettiva integrale di opere e concerti

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cinema“Jean-Luc Godard: compositore di cinema” è il titolo di una grande rassegna che corre sul fil rouge che unisce cinema e musica. Da febbraio a giugno 2010 sarà proposto l’integrale delle opere e concerti che Cineteca di Bologna, AngelicA Festival Internazionale di Musica e Assessorato alla cultura della Regione Emilia-Romagna, col sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, promuovono in omaggio agli ottant’anni del maestro francese.

Un’integrale, quindi, della sterminata – e spesso inedita in Italia – filmografia godardiana, che impegnerà le sale del Cinema Lumière della Cineteca di Bologna da febbraio (e riproposta interamente a Torino dal Museo Nazionale del Cinema), imponente retrospettiva, contornata da due eventi musicali che vedranno la presenza a Bologna di due tra i più influenti protagonisti della scena internazionale da trent’anni a questa parte: John Zorn – autore dalle mille facce, che spesso si è cimentato con la musica per immagini, dedicando proprio al cinema di Godard uno dei suoi progetti più felici nell’ormai lontano 1986 – e William Parker – con il suo doppio quartetto – che approcciandosi per la prima volta a Godard lascerà un’ulteriore impronta tra musica e cinema.

L’iniziativa è stata presentata oggi nella sede della Cineteca, nel corso di una conferenza stampa cui sono intervenuti Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, Massimo Simonini, direttore artistico di AngelicA Festival Internazionale di Musica, Alberto Ronchi, assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e Luciano Sita, assessore ai Beni artistici e culturali del Comune di Bologna.

Ronchi ha ricordato che “l’intera operazione, sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna con circa 200 mila euro, è un sogno che si realizza, un omaggio ad un artista completo che è anche uno dei più straordinari intellettuali viventi, che ha attraversato il cinema ma il cui sguardo è stato rivolto all’arte in ogni suo aspetto”. Ronchi ha quindi posto l’accento sul “metodo di lavoro che ha portato a questa straordinaria retrospettiva, resa possibile dalle capacità di strutture come la Cineteca e AngelicA, che possono costruire programmazioni di grandissima qualità sia a livello nazionale che internazionale”.