Il nuovo orario ferroviario è stato preceduto dagli annunci di FS sul completamento dell’offerta AV con la nuova Bologna-Firenze. Una infrastruttura che permetterà di ridurre significativamente i tempi di percorrenza tra i due versanti dell’Appennino e di conseguenza tra Milano e Roma. Dal canto suo, la Regione Emilia Romagna annuncia ulteriori incrementi di treni regionali, con una spesa aggiuntiva di oltre 10 milioni di euro.
Tutto bene dunque per il sistema ferroviario regionale? Federconsumatori ha ribadito alla Regione Emilia Romagna che l’incremento di km/treno, pur apprezzabile, non può rappresentare l’unico parametro per un effettivo miglioramento del servizio. I limiti strutturali più volte segnalati in questi anni, risultano aggravati nelle proposte per il nuovo orario:
· Ulteriore intasamento del nodo di Bologna, ancora a capacità ridotta per i lavori della nuova stazione AV, dovrà assorbire quote di traffico aggiuntive. Gli attuali 78 Eurostar diventeranno 104, di cui ⅓ non farà fermata in città.
· Ulteriore rallentamento dei treni regionali della Piacenza-Bologna e Ferrara-Bologna nella fascia pendolare del mattino.
· Scarsi miglioramenti delle interconnessioni con le linee “secondarie”, mutilate delle vecchie coincidenze e ancora orfane del promesso cadenzamento.
· Riduzione al minimo delle fermate degli Eurostar veloci nelle città intermedie emilianoromagnole come Parma, Reggio, Modena e Ferrara.
Federconsumatori non condivide l’ottimismo professato in questi giorni dalla Regione e da Trenitalia sulle caratteristiche del nuovo orario ferroviario. E’ opportuno che le importanti risorse impegnate per il trasporto regionale non rispondano solo all’emergenza, ma siano finalizzate ad una vera riqualificazione del servizio. Sono necessari treni regionali moderni, affidabili e puliti. Quanto sta accadendo in questi anni, oltre che costoso per la collettività, rappresenta una sommatoria di esigenze non percepito dai cittadini come sistema.
I danni prodotti all’ambiente e agli utenti del servizio ferroviario dagli interminabili lavori AV non trovano uguali in altre regioni italiane. Prevedere per gli utenti emilianoromagnoli treni regionali efficienti e maggiori fermate ES nelle città intermedie può costituire un doveroso segno di attenzione, a risarcimento dei danni subiti. Federconsumatori ribadisce alla Regione Emilia Romagna la richiesta del blocco delle tariffe del trasporto ferroviario regionale, almeno fino al termine dei lavori della nuova stazione AV di Bologna Centrale.