Eurhodip 2009: conferenza internazionale delle scuole di ristorazione ed hotelleria, domani – lunedì 30 novembre- ore 10, 16 presso l’Hotel N.H De la Gare in piazza XX Settembre a Bologna. Illustri relatori del settore (Davide Cassi, Giancarlo Dall’Ara, Massimo Bottura), ma anche studiosi (Patrizio Bianchi ed Enrico Letta) faranno il punto su questo grande progetto europeo per l’educazione e la formazione professionale, confrontandosi su argomenti quali ‘le nuove strategie per il superamento dell’attuale crisi economico-lavorativa’, ‘l’offerta formativa europea’, ‘la salvaguardia del patrimonio eno-gastronomico locale’ e ‘le nuove idee come fonte economica’.
Lo Ial (Istituto di addestramento al lavoro), l’ente di formazione della Cisl, è l’unico socio italiano di Eurhodip (130 sono le scuole europee ed extraeuropee associate), grazie all’alto livello riconosciuto internazionalmente alle sue scuole. Tra queste sono le tre punte di diamante: le due Scuole Alberghiere e di Ristorazione di Cesenatico e Serramazzoni e il Campus Internazionale Turistico Alberghiero di Cervia, che da anni puntano sulla formazione come tutela della qualità, aggiornandosi costantemente circa lo scenario economico e i nuovi modelli di ospitalità e ristorazione.
Per Paolo Paramucchi, amministratore delegato dello Ial dell’Emilia-Romagna, nonchè ‘padrone di casa’ della conference 2009 di Eurhodip, “solo un grande progetto europeo per l’educazione e per la formazione professionale è la risposta alla crisi globale attuale che investe il settore della ristorazione e dell’hotelleria e non solo.
La scelta di Bologna per la conferenza 2009, secondo il presidente di Eurhodip Alain Sebban, è motivata dal fatto che “Bologna la dotta è la patria della più vecchia università nell’Ovest del mondo e simboleggia il futuro del più alto livello di educazione in Europa dal 1999”. “Oltre l’alta formazione offerta dalle scuole dello Ial, Bologna è la sede idonea per rivoluzionare l’intero sistema istruttivo europeo –osserva Sebban-. Infatti, la regione Emilia Romagna, molto ricca culturalmente, artisticamente ed a livello enogastronomico, invita a pensare all’assetto della ristorazione europea di domani in termini di qualità e prodotti tipici, sino a far riflettere su quale sarà la scommessa dell’educazione in questo campo”.