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Leoni circa la Moschea abusiva in condomino a Carpi

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moschea_3“La risposta dell’Assessore regionale PD Muzzarelli all’interrogazione con la quale chiedevo spiegazioni e soluzioni al caso della presunta moschea abusiva ricavata nei locali del condominio di via Unione sovietica 13 a Carpi, anziché chiarire è offensiva verso coloro che hanno denunciato gli abusi e genera nuovi interrogativi. Lo ha affermato il Consigliere regionale del Popolo della Libertà Andrea Leoni, commentando la risposta data dall’Assessore regionale all’urbanistica Giancarlo Muzzarelli alla sua interrogazione sul caso della presunta moschea abusiva di Carpi, in provincia di Modena.

“La risposta – afferma Leoni – riporta che il verbale della Polizia Municipale di carpi, datato 28 gennaio 2008, relativo al sopralluogo degli agenti effettuato a seguito di segnalazioni dei cittadini infastiditi dalle attività all’interno dei locali presi in affitto dalla Lega dei centri culturali Turco-islamici, conferma che all’interno c’erano ‘24 persone sedute sul pavimento di fronte ad una persona che parlava loro’. Gli estremi per pensare ad un utilizzo religioso dei locali in palese contrasto non solo con i regolamenti comunali relativi alla destinazione, ma anche allo stesso regolamento condominiale, c’erano tutti. Anziché chiarire la situazione all’Amministrazione comunale è bastata una semplice dichiarazione del presidente dell’associazione islamica secondo il quale i locali sarebbero utilizzati come uffici, per decidere di mettere fine alla vicenda, decretando la chiusura del procedimento senza nessuna conseguenza. Ancora una volta un’Amministrazione comunale di sinistra evita di affrontare il problema della proliferazione centri culturali islamici e della poca chiarezza delle attività che in esse si svolgono. I cittadini che hanno segnalato come quei locali si stessero trasformando in moschea di fatto, rischiano di passare come dei visionari che si sono inventati tutto. Oltre al danno anche la beffa. Questi sedicenti centri culturali che la cronaca ha confermato nascondere spesso attività di culto non autorizzate sono oggetto dell’allarme e del monitoraggio attuato dal Ministero dell’Interno a seguito dei gravi problemi di legalità, sicurezza e ordine pubblico registrati in tutta Italia. Ma alla sinistra modenese questo non interessa. La giunta Campedelli anziché affrontare il problema lo rimuove ufficialmente con tanto di marca da bollo. Questo è offensivo per i residenti della zona e pericoloso per tutti cittadini. Continuerò a battermi per chiudere tutti i centri nei quali vengano ravvisate irregolarità e per bloccare, fino a che non sia fatta chiarezza, la costruzione di nuove moschee”.