Il Consiglio comunale di Carpi nella seduta di giovedì 12 novembre ha approvato all’unanimità una proposta di ordine del giorno di Francesca Cocozza (Pd), relativa all’adesione del Consiglio stesso alla manifestazione contro la violenza alle donne del 21 novembre prossimo. Cocozza, presentando il documento e ricordando il passaggio avvenuto anche a Carpi nei mesi scorsi della staffetta organizzata dall’Udi su questo tema e che si concluderà a Brescia sabato prossimo, ha chiesto ai componenti del Consiglio di aderire alla manifestazione ricordandone la finalità. “Il Consiglio – si legge tra l’altro nel documento – esprime solidarietà a tutte le donne che hanno subito violenza sia fisica che morale e auspica una legge che rispetti il corpo e la mente delle donne, condannando ogni forma di violenza, come le mutilazioni genitali o la tratta delle donne costrette a prostituirsi, impegnandosi come già sta facendo nei vari tavoli (Usl, Servizi sociali, C.p.o., forze di Polizia) a tutelare la salute fisica e morale di tutte le donne, e facendosi promotore fin d’ora nei loro confronti di pace, rispetto di diritti ed opportunità”.
L’assessore alle Pari opportunità Maria Cleofe Filippi ha aperto il dibattito ricordando le iniziative che verranno promosse nei prossimi giorni in città e in particolare la prima convocazione del Tavolo tecnico interistituzionale sulla violenza contro le donne a cui partecipano forze dell’ordine, Comune, AUsl per coordinare azioni concrete sui temi del disagio, che sarà aperto ai consiglieri comunali e delle Terre d’argine e si terrà proprio il 25 novembre prossimo. Massimo Pollastri (Lega nord Padania) dal canto suo citando l’iniziativa dell’Udi ha spiegato come il suo gruppo condividesse totalmente le motivazioni che hanno ispirato la mozione della collega Cocuzza, pur richiedendo che tutti coloro che si occupano del fenomeno indaghino più a fondo “un altro tipo di crimine, ovvero la violenza degli uomini musulmani contro le loro mogli e figlie, considerate dalla loro religione esseri inferiori”. Pollastri ha ricordato poi l’infibulazione come uno dei caratteri principali del femminicidio, spiegando come queste violenze “siano messe a tacere da una forza maggiore e invalicabile come la religione musulmana”. Daniela Depietri (Pd) ha preso la parola per dire che la Commissione consiliare da lei presieduta avrebbe dato informazioni proprio sul tema dell’infibulazione. Hanno dato il loro contributo al dibattito anche i consiglieri Paolo Zironi (Pd), Luca Lamma (PdL), Marco Bagnoli e Davide Dalle Ave (Pd), oltre al capogruppo della Lega nord Padania Argio Alboresi e a Giorgio Verrini (ApC).