Nella mattinata di lunedì 2 novembre, 12 agenti della Polizia Municipale guidati dal Comandate Territoriale Tangerini, congiuntamente al personale ispettivo dell’Inps, hanno proceduto al controllo di alcuni laboratori tessili gestiti da cittadini cinesi situati nella zona industriale di Carpi. I controlli erano finalizzati alla verifica del rispetto delle norme relative all’assunzione, alla corretta retribuzione e versamento dei contributivi obbligatori, oltre che alla repressione del fenomeno dello sfruttamento di manodopera clandestina.
In 2 di queste aziende sono state rilevate violazioni di natura amministrativa relativa all’assunzione ed in uno anche violazioni anche di carattere penale relative al possesso di documenti identificativi personali. Infatti 10 cittadini cinesi sono stati portati al locale Commissariato di PS per effettuare i rilievi foto segnaletici e gli accertamenti di rito.
Viste le risultanze, riaccompagnati al nostro Comando di Polizia Municipale, si è provveduto alla loro denuncia all’Autorità Giudiziaria per il mancato possesso di tutti quei documenti previsti dalla legge al Decreto Legislativo n.286/98 e per uno di questi cittadini cinesi è stata attivata immediatamente la procedura prevista per l’espulsione in quanto illegalmente presente sul territorio italiano.
In precedenza si erano svolti sopralluoghi da parte della nostra PM, presso esercizi commerciali condotti da personale di nazionalità cinese, in particolare anche in un laboratorio di parrucchiere per il quale, dopo aver riscontrato reiterate violazioni nella conduzione dell’attività stessa ed essendo stata sottoposta in precedenza anche a sospensione dell’esercizio stesso, non ha dato corso all’adeguamento, per cui sono stati trasmessi i verbali al settore commercio perché eventualmente proceda, per competenza, anche alla chiusura dell’esercizio stesso.
“Questa azione di controllo rientra nell’ambito di quelle attività, svolte massicciamente dalla PM, con assidua e costante presenza sul territorio, finalizzate al rispetto della legalità. Purtroppo spesso, dietro l’offerta di prodotti importati e non, in particolare di origine cinese a bassissimo prezzo e talune loro prestazioni commerciali, si cela il mancato riconoscimento alla manodopera impiegata dei minimi requisiti salariali oltre che delle obbligatorie contribuzioni di legge per diritti quali quelli sanitari e pensionistici, grande conquista del nostro Paese e dei lavoratori. Segno di dignità e civiltà, che da sempre regola i rapporti nel nostro mondo del lavoro. Va da sè che, sottopagando o non pagando per niente la manodopera, il prezzo della prestazione o del prodotto sul mercato è minore, se non stracciato, ed è causa della concorrenza sleale e della contrazione del nostro prodotto nazionale, più costoso, ma regolare e garantito nella sua filiera produttiva per il consumatore e per chi l’ha prodotto”.
(Dott.ssa Lorena Borsari, Vicesindaco e Assessore alla Sicurezza)