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Infrastrutture, Provincia Bologna: positivo l’incotnro con il Governo

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autostrade1“Siamo soddisfatti dell’incontro di ieri, cui hanno partecipato tre ministri del Governo, e siamo assolutamente fiduciosi perchè questa volta il tutto parta con successo”. Così la presidente della Provincia di Bologna, Beatrice Draghetti, commenta l’esito dei due incontri avvenuti ieri a Roma con il Governo (in particolare con il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo e dei Beni Culturali Sandro Bondi), cui hanno partecipato anche rappresentanti di alcuni Comuni emiliani, della Regione Emilia Romagna, di Anas e Rfi, per discutere lo stato di avanzamento delle infrastrutture del nodo di Bologna.

“L’incontro – riferisce Draghetti – ha dato il via alla costituzione di una cabina di regia per la realizzazione delle opere”. “C’è ottimismo” conferma il numero due di Palazzo Malvezzi Giacomo Venturi che spiega “finalmente si è inteso il valore strategico del nodo di Bologna”.

Sul tavolo ci sono 5 opere pubbliche per le quali il territorio ha una partita aperta da tempo: il nodo di Casalecchio (per il quale mancano 50 milioni di euro che dovrebbero essere recuperati dal contratto con Rfi) e quello di Rastignano (che dovrebbe rientrare nella prossima finanziaria del Governo), il Passante autostradale Nord (per il quale c’è la disponibilità finanziaria di Anas), il potenziamento del Servizio ferroviario metropolitano e, infine, la metropolitana di Bologna. Punto quest’ultimo ancora non sbloccato.

“Sulla metropolitana – ammette, infatti, Venturi – il Governo dà la sensazione di dare con la mano destra, dicendo che il Cipe ha già finanziato il progetto, ma con la mano sinistra ci mette nelle condizioni di non poter utilizzare queste risorse”. L’ostacolo resta sempre quello del patto di stabilità interno che impedisce agli enti locali di avviare gli investimenti, pena lo sforamento dei vincoli di bilancio. Su tutta vicenda, conclude Venturi, “pesa l’assenza del ministro dell’Economia Giulio Tremonti che resta il convitato di pietra”.