La “Carta di Parma” per la sicurezza, nata nell’aprile del 2008 per iniziativa del comune emiliano, sottoscritta dai sindaci di 21 città medie del Nord Italia e recepita dal Ministro Maroni, sarà aggiornata. Domani lo stesso Maroni e i sindaci delle città coinvolte si ritroveranno a Parma per fare il punto su quanto fatto e per aggiornare il documento soprattutto per quanto riguarda le politiche dell’immigrazione. “Da anni – sottolinea il sindaco di Parma, Pietro Vignali, ispiratore della ‘Carta’ – i comuni sono in prima linea sul tema della sicurezza delle città , che oggi come non mai è percepita come una priorità da parte di tutti. Reati contro la persona e il patrimonio, immigrazione clandestina, droga, prostituzione, degrado urbano aumentano la preoccupazione dei cittadini e rendono le nostre città sempre meno sicure e vivibili. Si tratta di un tema delicato e complesso che non può essere semplificato in posizioni estreme e che richiede necessariamente una mediazione tra le diverse posizioni politiche, tra le posizioni strumentali e le giuste esigenze dei cittadini, tra reazioni ‘di pancia’, assunzioni di responsabilità e ricerca di soluzioni praticabili. Questo è lo spirito che ha mosso il Comune di Parma nella redazione e oggi nell’aggiornamento della “Carta di Parma” per la sicurezza”.
La Carta del 2008 conteneva proposte molto concrete e non ideologiche, che per questo sono state sottoscritte da tutti e successivamente recepite dal ministro Maroni attraverso uno specifico decreto, che attribuisce ai sindaci poteri in materia di sicurezza urbana. Da questo decreto è nata la stagione delle ordinanze, con le quali ciascun sindaco ha iniziato ad affrontare il tema, a partire dalle criticità e dalle sensibilità locali. “Ora il ministro ha chiesto di incontrarci di nuovo”, scrive Vignali, e per questo domani 14 ottobre il ministro e i 20 sindaci coinvolti si ritroveranno a Parma per fare il punto sul lavoro svolto finora, sull’efficacia delle ordinanze e delle disposizioni legislative, e soprattutto per affrontare l’altra faccia del tema sicurezza che la Carta già indicava: quello delle politiche di integrazione, indispensabili per costruire una sicurezza non solo di facciata ma di reale consistenza sociale.
In questa occasione i sindaci firmatari proporranno al Ministro una nuova Carta, contenente nuove proposte su entrambi i fronti, sia quello della tutela della sicurezza che quello della promozione concreta dell’integrazione.