«Per ragioni di “bottega”, la Fiom strumentalizza la crisi e le difficoltà che stanno vivendo tante famiglie modenesi. Non fatevi ingannare!» Lo scrive il segretario provinciale della Fim-Cisl di Modea, Claudio Mattiello, in una lettera aperta indirizzata ai lavoratori metalmeccanici modenesi nel giorno dello sciopero nazionale proclamato dalla Fiom-Cgil. «Uno sciopero – ricorda Mattiello – organizzato contro la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale, discussione che Fim e Uilm portano avanti con Federmeccanica secondo le nuove regole della contrattazione decise con il consenso di tutte le parti sociali, a eccezione della sola Cgil. Con le aziende in crisi e molti lavoratori in cassa integrazione ordinaria o straordinaria, è facile aumentare i numeri degli scioperanti – scrive Mattiello – Ciò non toglie che nei fatti quello odierno è stato uno sciopero contro gli sforzi che Fim e Uilm stanno operando per portare nelle tasche dei lavoratori qualche soldo in più. Questo la Fiom lo sa bene, ma lo nasconde, come si è visto nei giorni scorsi, quando ha cercato nelle fabbriche modenesi adesioni allo sciopero in nome della lotta alla crisi».
Mattiello sottolinea che le difficoltà occupazionali preoccupano molto anche la Fim-Cisl e che su questi temi non ci sono divisioni tra i sindacati. «Noi della Fim non ci tiriamo indietro nell’affrontare la crisi con tutti gli strumenti disponibili. Lo stesso impegno per rinnovare il contratto nazionale è coerente con le battaglie che ogni giorno gli operatori e dirigenti sindacali della Fim a Modena, in Emilia-Romagna e in Italia stanno conducendo, insieme a Fiom e Uilm, per fronteggiare le crisi aziendali, le ristrutturazioni e i ridimensionamenti occupazionali nel settore metalmeccanico».
Per Mattiello il rinnovo del contratto, che migliora il salario di tutti i lavoratori metalmeccanici, è una risposta alla crisi. Fim e Uilm stanno contrattando con Federmeccanica per evitare che la crisi diventi un alibi, la scusa dietro al quale gli imprenditori si nascondono per non rinnovare il contratto. «Purtroppo la nostra è una battaglia condotta senza la Fiom che, invece di mantenere unito il fronte sindacale, ha deciso di scioperare contro Fim e Uilm solo perché non ha condiviso le nuove regole della contrattazione approvate a inizio anno. Per questo – conclude Mattiello – ci rivolgiamo ai lavoratori dicendo loro: ”Vi prendono in giro, fateli smettere!”».