L’apertura del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 24 settembre è stata dedicata, come da prassi, alle risposte dell’amministrazione alle interrogazioni presentate dai rappresentanti dei cittadini (vedi anche note stampa n.314 e n.315, ndr.). Roberto Andreoli (capogruppo del Popolo delle Libertà) ha chiesto conto dei ritardi nel completamento dei lavori in corso Fanti rispetto alla data indicata dall’amministrazione, quali le motivazioni di questo posticipo e se fosse possibile che l’ente locale potesse essere citato per eventuali richieste di risarcimento dei danni da parte dei residenti e dei commercianti della via. “Chiedo infine – ha detto Andreoli – di chiarire se, nell’ambito dei lavori, fosse prevista anche la realizzazione della rotonda in fondo a corso Fanti, o se questa parte del progetto non verrà realizzata”. L’assessore ai Lavori pubblici Carmelo Alberto D’Addese ha replicato ad Andreoli sottolineando come la data prevista dagli elaborati di progetto per la conclusione dei lavori fosse fissata per il 30 settembre e come le imprese operanti (CCC e Cet) dovevano terminare gli stessi entro il 10 settembre, visto che avevano ottenuto 35 giorni di proroga rispetto alla data fissata concessa dalla Direzione dei lavori: per far fronte a eventi e circostanze impreviste che non hanno consentito l’ultimazione del primo lotto nei termine contrattualmente fissati.
“In particolare la realizzazione di impianti al di fuori l’area di cantiere e le indagini archeologiche preventive nei resti della porta medievale, oltre a un imprevisto intervento di Enel sulle linee a media tensione che ha impedito il completamento delle lavorazioni di pavimentazione su una parte dell’area interessata. Lo slittamento dell’ultimazione delle opere edili – ha spiegato l’assessore – non è imputabile alle imprese esecutrici e nessun ritardo complessivo è dovuto al mancato approvvigionamento di materiale lapideo. Non vi è inoltre per il Comune nessun obbligo di risarcimento; si è sempre agito nel pieno interesse del cittadino limitando ogni possibile disagio. La rotonda infine – ha concluso D’Addese – pur essendo prevista nel Piano comunale triennale dei Lavori pubblici non è stata finanziata nel 2009 e non verrà eseguita”.
“Forse una nota per spiegare quanto successo avrebbe potuto essere utile – ha chiosato Andreoli –: l’assessore conferma che la rotonda promessa non si farà più, così come quella in piazzale Dante a questo punto. Cò mi sembra un impoverimento di un lavoro ben fatto”. Alle parole dell’esponente del Popolo delle Libertà ha controreplicato D’Addese, ricordando come per i portici del corso siano iniziati i contatti per definire un eventuale restauro mentre “la rotonda che oggi non si è fatta non è detto che non si possa fare domani…”.
Prima dell’inizio della trattazione degli argomenti all’ordine del giorno il Consiglio comunale del 24 settembre scorso aveva osservato un minuto di silenzio per ricordare i sei soldati italiani morti a Kabul nei giorni scorsi.