L’Assessore Claudia Severi, per il Comune di Sassuolo e i comuni di Montefiorino, Frassinoro, Palagano, Prignano, Fiumalbo, Polinago, scelgono di applicare il piano casa licenziato dalla regione senza aggiungere ulteriori limitazioni, visto che il piano nazionale è già stato limitato dalla nostra legge regionale.
Il piano pensato dal Governo intende, infatti, configurarsi come uno strumento di rilancio del settore e, più in generale, dell’economia consentendo ai cittadini di aumentare la cubatura degli edifici attraverso un premio di costruzione soprattutto per chi decide di sfruttare tecniche di bioedilizia. La legge regionale che lo applica in Emilia Romagna, prevede copiosi criteri di salvaguardia per gli ampliamenti ammessi , disponendo limitazioni da applicare a centri storici, parchi, aree ed edifici vincolati, appartenenti al demanio statale, regionale, provinciale e comunale, zone a rischio idrogeologico o di incidenti, immobili abusivi, vietando inoltre la modifica della destinazione d’uso. La Regione lascia poi in capo ai Comuni la possibilità di individuare entro il 21 settembre, ulteriori ambiti ed immobili da escludere dal piano casa. Sassuolo e i Comuni di Montefiorino, Frassinoro, Palagano, Prignano, Fiumalbo, Polinago, nella convinzione che le misure restrittive apportate dalla Regione forniscano ampie garanzie per la salvaguardia del territorio e nel convincimento che il piano casa nazionale rappresenti una boccata d’ossigeno per l’economia, un’occasione da non perdere per rinnovare il patrimonio edilizio locale, hanno deciso di non disporre ulteriori limitazioni rispetto alla normativa regionale. “È quindi possibile in generale – chiarisce l’Assessore all’Urbanistica Claudia Severi – ampliare del 20% gli edifici abitativi esistenti al 31 marzo 2009, che abbiano superficie fino a 350 metri quadrati. L’incremento potrà essere al massimo di 70 mq e deve essere realizzato garantendo l’applicazione dei requisiti energetici regionali fissati dalla delibera 156/2008”.
Sono ammesse eventuali sopraelevazioni. Per realizzare ogni intervento bisogna però valutare la sicurezza dell’opera, ed effettuare l’adeguamento sismico dell’intera costruzione. Bonus volumetrici più alti (fino al 35% della superficie e non oltre i 130 mq) sono concessi se il raggiungimento dei requisiti energetici non riguarda solo l’ampliamento ma l’intero edificio e si provvede all’adeguamento sismico di tutta la struttura. Per demolizioni e ricostruzioni l’aumento volumetrico è del 35%: può arrivare al 50% se sono abbattuti immobili incongrui o collocati in aree tutelate delocalizzati in altre zone.
Queste interventi si attuano previa una Denuncia di Inizio di Attività, che potrà essere presentata entro il 31 dicembre 2010. L’impianto di legge regionale è, però, ricco di casistiche. Per questo, l’ufficio tecnico del Comune di Sassuolo è a disposizione dei cittadini e professionisti, per contribuire a fornire chiarimenti sulla applicabilità della legge. A questo proposito l’Amministrazione di Sassuolo ha programmato un incontro pubblico come momento di confronto e approfondimento della materia del quale verrà data ogni più ampia indicazione nei prossimi giorni.