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Sassuolo: inaugura la mostra “Connections”

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connectionsCon il Patrocinio del Comune di Sassuolo oggi, giovedì 17 settembre, si inaugura presso il nuovo spazio “Galleria San Giorgio” in viale San Giorgio 8 la mostra “CONNECTIONS – Linee di connessione” curato da Chiara Canali, con la presenza degli artisti Stefano Fioresi e Patrizia Giacobazzi. L’esposizione proseguirà anche nei giorni successivi del Festival della Filosofia con la presentazione di altri progetti realizzati da artisti quali Barbara Giorgis che presenterà “KE-yO” e che nella giornata di sabato ore 19 si esibirà in una performance, Alessandro Zannier che esporrà “Sogno di un Avatar” il quale si esibirà il giorno 18 in uno showcase live con il suo gruppo Ottodix ed infine la performance “Fratture” ideato e organizzato da Mirko Corsini, insieme agli autori Diego Fontana, Giovanni Fantasia e Simone Ghiaroni, l’evento vede come protagonisti gli “Unità di distruzione del suono” formazione sassolese tra le più interessanti e originali della scena rock alternativa.

 

Connections

Linee di connessione

E’ un progetto espositivo curato da Chiara Canali le cui opere sono realizzate da Stefano Fioresi e Patrizia Giacobazzi .

I lavori vengono esposti alternati/affiancati, uniti tra loro da “fili connettivi” ideali e al tempo stesso reali. Un progetto in cui ogni opera entra a far parte dell’altra.

I soggetti sono tratti da fotografie scattate dai due autori durante viaggi di ricerca o in questo specifico progetto, nel caso di Patrizia Giacobazzi, in giro per la città di Sassuolo.

Il tema affrontato è quello della globalizzazione: mai come oggi sarebbe obsoleto parlare di “straniero”, viviamo in un’epoca in cui le frontiere si aprono e i muri, giorno dopo giorno, si abbattono, dove tutti sono dappertutto e nessuno in un luogo.

Il mero significato sociologico di comunità, cioè l’identità forte di chi ha ideali , tradizioni, e costumi comuni, di chi in comune ha una storia, va piano piano sparendo. Le razze, le usanze le ideologie si mescolano e si fondono in una “comunità globale”.

Nelle opere di Stefano Fioresi, realizzate a tecnica mista su tela, si rappresentano immagini di vita quotidiana, dove i soggetti scelti si muovono all’interno di una delle più importani metropoli del mondo: New York. Una società che però potrebbe essere tranquillamente “trasportata” all’interno di una città di provincia come Sassuolo, il cui patrimonio artistico-culturale viene rappresentato attraverso le opere di Patrizia Giacobazzi (la quale utilizza anch’essa un tecnica mista su tavola).

La storia vede Sassuolo crescere ed espandersi negli ultimi trent’anni con gran rapidità, trasformarsi da piccolo paese di provincia a cittadina altamente industrializzata e tecnologicamente avanzata. La forte richiesta di manodopera degli anni passati ha comportato l’arrivo di persone da più parti, non solo d’Italia, ma anche dal resto del mondo creando di conseguenza una mescolanza di etnie e soprattutto di ideali e ideologie.

La galleria o lo spazio, ma soprattutto la città, diventano così un contenitore unico dei differenti modi di vita del singolo individuo il quale entra a far parte di in un’unica “comunità globale” indipendentemente dal luogo geografico in cui essa si trova.