Ascoltare il grido, tecnicamente il bramito, del cervo per stimarne la presenza sul territorio montano modenese. Oltre 500 volontari, quasi tutti cacciatori, coordinati dalla Provincia di Modena, si spargeranno, nella serata di domani, venerdì 18 settembre (dalle 19 alle 24), un po’ in tutto il territorio dell’Appennino, occupando circa 350 postazioni dalle quali si metteranno in ascolto dei bramiti dei cervi, riuscendo in questo modo a stabilirne l’effettiva presenza.Al progetto collaborano gli Atc Mo2, Mo3 e le Aziende venatorie modenesi. Come spiegano i tecnici del servizio provinciale Faunistico «il bramito è un particolare vocalizzo, a metà tra muggito e ruggito, emesso dai maschi adulti di questa specie nel periodo riproduttivo (settembre-ottobre), la cui funzione è di rimarcare il proprio diritto al “possesso” di un harem di femmine. Questa metodica di censimento, a partire dal conteggio dei maschi “bramitati”, che vengono localizzati con l’ausilio di una bussola, rende possibile stimare la dimensione dell’intera popolazione di cervi presente nell’Appennino modenese»
L’attività copre circa 1200 kmq della collina e montagna modenesi. I censitori più fortunati, oltre all’ascolto dei bramiti, potranno osservare i maschi ingaggiare spettacolari combattimenti che, per fortuna, il più delle volte si rivelano incruenti.
Si tratta del secondo censimento effettuato a Modena con questa metodologia. In quello realizzato nel 2005, in circa 130 punti di ascolto, furono registrati poco meno di 400 bramiti, che permisero, ai tecnici della Provincia di stimare la presenza di una ventina di maschi adulti di questo maestoso ungulato, corrispondenti a oltre 300 esemplari sul territorio modenese. Per ottenere dati il più possibile attendibili, anche quest’anno l’attività di conteggio si svolgerà in contemporanea con la Provincia di Reggio Emilia: alcuni esemplari di cervo vivono infatti nelle zone di confine tra le due province.