Home Lavoro Lavoro nero: Cisl chiede ritiro licenza ad esercenti recidivi, ed avverte i...

Lavoro nero: Cisl chiede ritiro licenza ad esercenti recidivi, ed avverte i lavoratori

# ora in onda #
...............




Coscia_CislRitirare la licenza agli esercenti recidivi. Lo chiede Pasquale Coscia, responsabile delle politiche del lavoro per la segreteria provinciale della Cisl, intervenendo sui recenti controlli della Guardia di Finanza che hanno portato alla scoperta di diciotto lavoratori in nero in ristoranti e disco-pub della nostra provincia.«Gli ultimi accertamenti delle Fiamme Gialle confermano il dilagare del lavoro nero o irregolare in tutti i settori. Ciò che maggiormente preoccupa – osserva Coscia – è l’estendersi dell’illegalità anche a quei settori dell’economia, come la ristorazione e il tempo libero, che non possono accampare ragioni di concorrenza spietata dall’estero. Insomma, i bar dei viali “pizzicati” in agosto, o i ristoranti e i disco-pub multati ieri non devono competere con imprese del Sud-Est asiatico. Per questo – continua il sindacalista Cisl – ben vengano i controlli degli enti preposti, le sanzioni pecuniarie, le sospensioni della licenza e, aggiungiamo noi, addirittura il ritiro della licenza agli esercenti che reiterano le violazioni». Coscia, tuttavia, avverte anche gli stessi lavoratori occupati in quei locali senza un regolare contratto.

«Se è vero che nell’attuale crisi economica ci sono persone che accettano di lavorare in nero pur di integrare il proprio reddito, ebbene – sottolinea il segretario Cisl – sappiano che se sono in cassa integrazione o mobilità rischiano di perdere il diritto agli ammortizzatori sociali. Per le persone sospese dal lavoro il modo migliorare di impiegare il proprio tempo è aderire a una delle tante offerte e proposte di formazione messe in campo da Provincia e Regione proprio per i lavoratori in cassa integrazione ordinaria, straordinaria o mobilità. Insomma, piuttosto che prendere scorciatoie destinate inevitabilmente a sfociare nell’illegalità, – conclude Pasquale Coscia – è molto meglio investire il tempo per aumentare le proprie conoscenze e competenze professionali».