Dopo la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro dei lavoratori dell’industria alimentare, avvenuta il 6 agosto scorso, le organizzazioni sindacali nazionali hanno proclamato, unitamente alla delegazione trattante, lo stato di agitazione in tutte le imprese del settore alimentare da attuare attraverso: a) l’immediato blocco di tutte le prestazioni straordinarie, delle flessibilità e di nuovi accordi di scorrimento; b) 16 ore di sciopero articolato da effettuarsi entro il mese di agosto in sede aziendale preferibilmente in ragione di un’ora di astensione dal lavoro per ogni turno.
Anche nelle aziende dell’industria alimentare modenese continuano le azioni di lotta per convincere Federalimentare a presentare una proposta economica che possa garantire un minimo di dignità ai salari dei lavoratori del settore.
Nell’industria alimentare italiana sono occupati 400.000 lavoratori, di cui 10.000 nella nostra provincia. Nelle scorse settimane, in modo articolato, hanno scioperato tutte le aziende del settore. Lunedì 31 agosto in molte imprese si effettueranno le ultime otto ore di sciopero. Fra queste ricordiamo: INALCA (Gruppo Cremonini), Grandi Salumifici Italiani, Montorsi (Gruppo AIA), tutto il comparto dei macelli e dei salumifici della zona di Vignola e le piccole industrie della città di Modena.
Ricordiamo che, l’associazione degli industriali del settore alimentare nell’ultima giornata di trattativa, ha offerto una quantità salariale inaccettabili: 118 euro mensili di aumento sulla paga base, più 18 euro variabili, per una durata contrattuale di tre anni. Ricordiamo, inoltre,che la richiesta di aumento, presentata dai sindacati, era di 173 euro in tre anni.
(FLAI CGIL, FLAI CISL, UILA UL Modena)