Oltre 500 giocatori di ruzzolone provenienti da quasi tutte le province del nord e del centro Italia si sfideranno da venerdì 28 a domenica 30 agosto a Lama Mocogno in occasione del Campionato italiano individuale e a coppie. La manifestazione, giunta alla 16ª edizione è organizzata dal gruppo sportivo Tolè 2000 di Lama Mocogno con il patrocinio del Comune, della Provincia di Modena e del Coni e la collaborazione di Hera. Il ruzzolone fa parte della Federazione italiana giochi e sport tradizionali (Figest) del Coni.
«Si tratta di una disciplina sportiva – sottolinea Elena Malaguti, assessore provinciale con delega allo Sport – che vanta nel modenese un’antica tradizione con diversi campioni che figurano nell’albo d’oro della manifestazione».
Tra i modenesi in gara spicca, nella categoria di punta (la A individuale), Gabriele Bedonni di Sassoguidano di Pavullo, vincitore nel 2008 dei campionati a Collestrada di Perugia; i modenesi in gara saranno quasi 200.
«Dopo l’edizione del 2007 ad Acquaria – sottolinea Luciana Serri, sindaco di Lama Mocogno – ospitiamo di nuovo con soddisfazione una manifestazione di sicuro richiamo anche turistico. I campionati, inoltre, rappresentano un momento di incontro per tutta la comunità locale che si sta impegnando nella riuscita della manifestazione».
In Italia sono oltre 3000 i praticanti. A Modena sono attivi 27 gruppi sportivi con oltre 1200 giocatori iscritti.Tra i gruppi più numerosi spiccano quelli della Valle del Rossenna, Pavullo, Zocca, Sestola, Lama Mocogno e Acquaria.
Le gare si svolgeranno nei “treppi” di via Cimone, come vengono chiamati le piste di circa 400 metri dedicate al ruzzolone, a partire da venerdì 28 al pomeriggio, quando si sfideranno i rappresentanti delle categorie ragazzi, a dimostrazione che la passione per il ruzzolone riesce ancora a conquistare tanti giovani. Sabato 29 dalle ore 8 inizieranno le eliminatorie delle tre categorie previste (A,B,e C). Domenica 30, sempre dalle ore 8, sono in programma semifinali e finali che si concluderanno alle ore 12,30 con le premiazioni dei vincitori.
Durante tutto il periodo della manifestazione funzionerà un punto ristoro con specialità gastronomiche della montagna modenese e uno stand dell’Associazione nazionale tumori per promuovere le proprie attività.
Nel modenese attivi 11 impianti
Il ruzzolone è un gioco fatto di pochi gesti, misurati e sapienti, scanditi secondo un rituale antico di secoli: il lancio, utilizzando una cordella con rocchetto, lungo una pista che può anche essere una strada o un prato, dove sono fissati alcuni pali (i cosiddetti “biffi” e “rovesci”) per creare altrettanti passaggi obbligati al fine di valorizzare l’abilità dei lanciatori. Il giocatore avvolge la cordicella intorno al bordo esterno del ruzzolone (un disco di legno del diametro di 25-27 centimetri e uno spessore di circa sei, per un peso non inferiore ai due chili), prende la rincorsa (ma solo nel primo lancio), toglie le dita dal rocchetto, il crock, lasciando srotolare la ruzzolone che parte velocemente per un lancio di 60-70 metri, ma che può raggiungere anche il centinaio. Una partita di ruzzolone consiste nel lanciare lo strumento dal punto di inizio del percorso al punto di arrivo, con il minor numero di lanci.
Attualmente sono 11 nel modenese gli impianti sportivi per la pratica del lancio del ruzzolone. Ciascuno dispone di almeno cinque o sei piste di gara (treppi) in terra battuta. Gli impianti si trovano ad Acquaria di Montecreto, località Fogni; a Montese, località Bago; a Sestola, località Val di Sasso; a Lama Mocogno; a Polinago, località Cuccorosso; a Fanano; a Pavullo; località Coscogno; a Gorzano di Maranello; a Spezzano, in comune di Fiorano; a Vignola; a Zocca, località San Giacomo; a Savignano sul Panaro.
Oltre che nel modenese, il ruzzolone è praticato un po’ in tutto l’Appennino tosco-emiliano, nelle montagne dell’Italia centrale e in Lombardia.
Le origini di questo gioco risalgono, secondo diversi studiosi, addirittura ai tempi degli Etruschi (III secolo A.C.), quando i pastori si divertivano a lanciare le forme di formaggio lungo i pendii tra la Garfagnana e il Frignano.
La prima testimonianza del gioco del ruzzolone è documentata nel XV secolo in Toscana. Nel 1702 gli Estensi proibirono il gioco del ruzzolone “ai fini di non danneggiare le erbe dei siti medesimi” come si legge nell’intimazione del Duca di Modena, mentre nel 1761 il Governatore Luigi Sforza autorizza in tutto il Frignano il gioco del ruzzolone “con trottole di legno e con formaggio” ma solo nel periodo di Carnevale.
Il ruzzolone resta un passatempo per gli abitanti della montagna fino al secolo scorso quando divenne uno sport vero e proprio. Il primo campionato provinciale modenese si disputò a Zocca nel 1927.