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‘Bilance vagabonde’ al Museo della Bilancia di Campogalliano

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bilanciaLa bellezza della bilancia, la sua grazia, la sua armonia, guardandola come oggetto estetico, lasciando per un attimo da parte la sua funzione tecnica di strumento di misurazione: la mostra “BILANCE VAGABONDE” vuole mostrare “l’altro piatto” della bilancia. In esposizione al Museo della Bilancia di Campogalliano (MO), fino al 27 settembre 2009, la mostra disegna un percorso artistico finalizzato alla scoperta di nuovi ruoli e di nuove allegorie. Una miscellanea, che pur presentando opere di artisti e movimenti famosi (tra gli altri Rubens, Annibale Carracci, Durer, Vermeer, Chagall, Dadaismo, Nuova Oggettività, Surrealismi) non diventa una mostra d’arte. La carrellata di opere da vedere, usare e commentare, è costituita da riproduzioni a stampa e proiezioni sulle quali il pubblico è chiamato ad intervenire in prima persona. Il progetto, combinando la visione della bilancia da sempre considerata di uso quotidiano (quindi distante dal mondo dell’arte più aleatorio e aulico) con la relazione artistica, si propone di ottenere un doppio risultato: mettere in contatto due mondi apparentemente antitetici e insignire la bilancia di valori che vanno al di là della sua consueta materialità. L’arco temporale delle opere esposte è ampio, spazia dalle raffigurazioni di psicostasia egizia alle correnti artistiche del primo ‘900, e fino ad opere di arte contemporanea. Il filo rosso che le accomuna è la presenza costante dell’iconografia della bilancia, sempre analizzata attraverso pannelli per un’informazione puntuale e completa. Il percorso dell’esposizione si snoda attraverso undici postazioni (VISIONI DINAMICHE, ALLEGORIE MISTERIOSE, STADERE PERFETTE, PROVINI ALLA DIX, MATITECOLORIBILANCE, TATTO ARTISTICO, FRUTTI IMPOSSIBILI, PUZZLE PITTORICO, BILANCE NEL TEMPO, NUOVE DIMENSIONI ESPRESSIVE, GIUSTIZIA SECOLARE E DIVINA) nelle quali si verifica un continuo scambio tra l’aspetto tematico e quello ludico, il segmento cognitivo e il tratto interattivo o pratico. Ci s’immerge nell’atmosfera della mostra attraverso la visione di un trittico a tema, che ha la peculiarità di possedere parti mobili (quelle che riproducono bilance) e si prosegue seguendo indizi che guidano il pubblico alla scoperta dell’esatta collocazione di bilance “cancellate” col fotoritocco. Da un’altra parte il visitatore può indossare una mascherina che gli impedisce di vedere ed entrare in diretto contatto con il Kairos, un calco da bassorilievo d’epoca classica, e sulla scorta della suggestione tattile cercare i singoli particolari della scena e dello strumento raffigurato. E ancora libero sfogo alla creatività in un vero e proprio atelier artistico per le attività creative manuali, secondo i gusti e le età: realizzazione di un collage, possibilità di disegnare una bilancia “futurista” personalizzata, di dipingere e colorare. Si può anche entrare nel quadro in un modo divertente, diventare protagonisti della scenografia di Otto Dix indossando i costumi ed atteggiandosi come i personaggi del dipinto. Nel percorso espositivo si incontrano tanti momenti interattivi per scoprire un particolare utilizzo delle bilance, per ricostruirne cronologicamente le età, mostrarne l’evoluzione iconografica attraverso i secoli (dalla ceramica greca alla pittura del ‘900), e, con l’opera fotografica dell’artista contemporaneo Sergio Capone “Come pesare l’origine”, affrontare nuove dimensioni e tendenze espressive ed artistiche. Una mostra dunque che si discosta dal target scientifico dei progetti precedenti ma, secondo una tipica tradizione museale, non tralascia spunti didattici e metodologie di lavoro guidato.

BILANCE VAGABONDE è una mostra divertente e che porta nello stesso tempo a riflettere, una particolare esposizione per un target variegato di persone, e per le famiglie alla ricerca di spazi creativi per il tempo libero. Continuamente il visitatore è stimolato a pensare, ragionare, cercare e scegliere soluzioni, trovare significati allegorici; è parte integrante dell’evento, potrà travestirsi e scattarsi foto e stamparle, in un’atmosfera pensata per creare quel tanto di virtualità che coinvolge in modo attivo. Dal sito del Museo della Bilancia è possibile scaricare il depliant dell’esposizione, presentando il quale si ha diritto all’ingresso gratuito al museo fino al 13 aprile 2009.