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Al Frignano si ricorda Fabrizio de Andrè

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deandreUn omaggio a Fabrizio De Andrè tra musica e teatro, nel decimo anno dalla sua scomparsa, apre venerdì 21 agosto a Pievepelago, la quattordicesima edizione del Premio Letterario Frignano, nato esattamente 50 anni fa da un gruppo di appassionati di letteratura e montagna. Le note del cantautore genovese, autentico esempio di letteratura in musica, sono lo sfondo della piece “Frammenti di vita” messa in scena dal Gruppo Amarcord alle ore 21.15 al Cinema Teatro Cabri. Il lavoro teatrale viene accompagnato dall’esecuzione dal vivo di alcuni dei brani più celebri di De Andrè, da “La guerra di Piero” a “La canzone di Marinella”, da “Andrea” a “Il pescatore” e “Fiume Sand Creek”.

I “Frammenti di vita” portati sul palco sono quelli di Rose, donna che ha vissuto la propria esistenza prigioniera di un involucro estraneo, un corpo non suo. Fuggita da una famiglia da cui non è accettata, Rose inizia il percorso di trasformazione che dovrebbe condurla verso la sua vera identità ma, giudicata colpevole per un delitto in cui viene coinvolta, si ritrova a vivere la terribile esperienza del carcere. Nel dolore e nella solitudine della negazione della sua vera natura, perde ogni possibilità di riscatto e libertà e decide di raccontarsi alla madre in una lettera, rompendo anni di silenzio. Una storia di difficoltà e disagio come quelle che con tanta umanità il grande Faber ha sempre narrato, dando voce ai deboli, agli emarginati e a tutti coloro a cui capita d’imbattersi in una “cattiva strada”. Le canzoni di De Andre’ fanno da cornice e riempiono di significato i “Frammenti di vita” di Rose: abbandonata dalla famiglia, tradita dagli amici, giudicata dalla società, ormai convinta di essere destinata unicamente alla morte, troverà la forza di scegliere la strada più luminosa, quella della vita.

Gli spettacoli della vasta produzione del Gruppo Amarcord portano in scena un mondo senza tempo, fatto di canzoni della tradizione italiana che, decontestualizzate, vengono offerte in un ambito differente, con regia e sceneggiatura originali; il risultato è un linguaggio musicale innovativo che vuole avere un unico obiettivo: emozionare lo spettatore. Dalla sua fondazione nell’anno 2000, il gruppo ha riscontrato enorme successo di pubblico e di critica, non solo in Italia e in tutta Europa, ma anche in Brasile, Uruguay, Costarica, Honduras, Giappone, Korea, Cina e Stati Uniti.

Pievepelago ricorda il cantautore anche attraverso la mostra “Omaggio a Fabrizio De Andrè” che inaugura venerdì 21 agosto alle ore 18.00 nella Sala Espositiva del Comune in Via Cesare Costa 25. Tutta la magia delle musiche e dell’umanità dell’artista genovese è trasposta nelle opere di Mirco Ambrogini, pittore sensibile e poliedrico che vive e lavora a Gabicce, dove oltre alle tele dipinte con stile spontaneo ed immediato modella sculture in ceramica. Precocissimo allievo di Guerrino Bardeggia – già all’età di sette anni frequentava il suo atelier – si diploma all’Istituto d’Arte di Urbino e, per oltre dieci anni, viaggia in camper col maestro, partecipando a prestigiosi concorsi di Arte Contemporanea ed Estemporanea nei quali i due fanno incetta di premi. Artista dotato di grande talento e manualità trasferisce sulle sue tele con apparente facilità le emozioni di un attimo o le meditate riflessioni sull’uomo e la natura. In merito alla serie di opere che dedica a De Andrè, Ambrogini dichiara: “Fabrizio De Andrè è la colonna sonora della mia vita d’artista. Le sue musiche, le sue parole, la sua poesia, la sua vita: tutto è molto vicino al mio sentire. L’amore profondo per la natura, il rispetto di ogni vita umana, specie se la vita di persone derelitte, emarginate dalla società: in lui è tutto vissuto integralmente, senza ipocrisie e soprattutto non si erge mai a giudice di nessuno. Libertà, libertà di vita nel rispetto della vita!! Così è la mia pittura, dove cerco sempre di mettere il mio sentire con verità interiore e senza furbizie tecniche, dove cerco le mie emozioni per dare emozioni e poesia… Fabrizio per me è emozione e lo sento come un amico sempre presente, che continua a viaggiare con me (…). Voglio dedicare a lui alcune opere come ringraziamento virtuale che spero “lui”, dalle sue “nuvole”, possa apprezzare.”

Le opere resteranno esposte fino a domenica 30 agosto nei seguenti orari: giorni feriali dalle 17.30 alle 19.30, sabato e festivi dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30.