Dopo i dati – non positivi – relativi all’occupazione, l’Ufficio Studi di CNA ha elaborato l’andamento dei principali parametri produttivi delle imprese modenesi sino a 50 dipendenti, parametri ben peggiori di quelli di un anno fa, ma anche rispetto al primo trimestre del 2009.
Con riferimento al periodo aprile-giugno 2008, infatti, la produzione delle piccole imprese modenesi precipita a -19,2%, peggior dato di sempre e sesto trimestre consecutivo in rosso. In altre parole, significa che per questa tipologia di imprese la crescita è ferma all’ultimo trimestre del 2007, un anno e mezzo fa.
Ma l’analisi evidenzia anche come ci sia un peggioramento superiore ai tre punti anche rispetto al primo trimestre dell’anno a confermare che la crisi è ancora assolutamente in corso.
CALO DIFFUSO
La flessione riguarda indistintamente tutti i parametri aziendali: insieme alla produzione, infatti, cala anche il fatturato delle PMI modenesi, e,lo fa di oltre venti punti. Una situazione che mette in crisi anche le più normali operazioni di finanziamento a breve come i castelletti. In ulteriore contrazione anche la quota di fatturato estero, che scende al 10,5% del fatturato totale. Precipitano gli ordini interni (-19,9%), mentre rallentano la loro caduta gli ordini esteri (dal -17,5% del primo trimestre al -9% del secondo), anche grazie alla ripresa delle economia di Francia e Germania, il cui pil, nel secondo trimestre del 2009, è stato inaspettatamente in lieve crescita.
CERAMICA
Parametro |
1° trim. 2009 |
2° trimestre 2009 |
2° trim. 2008 |
PRODUZIONE |
-34,1% |
-20,9% |
-2,3% |
FATTURATO |
-26,6% |
-21,1% |
-2,1% |
ORDINI ITALIA |
-26,9% |
-19,9% |
-5,9% |
ORDINI ESTERO |
-53,0% |
-16,7% |
+6,1% |
Può sembrare paradossale esaminando i numeri, ma per ciò che riguarda le piccole ceramiche modenesi, dedite soprattutto al terzo fuoco, nel secondo semestre la situazione sembra essere migliorata (si fa per dire…) rispetto ai tre mesi precedenti. Nel senso che continua la caduta, anche se a una velocità minore. Preoccupante è l’ennesimo passo indietro dell’export, che a giugno si attesta appena all’1,4% dell’intero fatturato.