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“Arte a 6 corde” chiude con l’Eon Quartet

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Eon QuartetIl suono genuino e passionale dell’Eon Quartet chiuderà la sesta edizione del Festival Chitarristico Internazionale dell’Appennino Modenese “Arte a 6 corde”. Mercoledì 5 agosto al Teatro Comunale di Riolunato, a partire dalle ore 21, i quattro artisti presenteranno al pubblico la loro capacità d’improvvisazione. Nato attorno al 2000 dalla necessità di comunicare profonde emozioni e dal desiderio di emancipare la chitarra dallo stagnante accademismo e dall’insaziabile ricerca delle musiche del mondo, l’ensemble gode della diversità degli apporti stilistici di ciascuno dei suoi elementi, divenendo così un laboratorio per lo sviluppo di una nuova concezione della chitarra. A Riolunato l’Eon Quartet porterà musiche ispaniche, da “L’Oracion del Torero” al Fandango di Boccherini, e slave, con il “Concerto de Aranjuez”, chiudendo il festival con un viaggio musicale attorno al mondo.

Il quartetto di chitarre Eon Guitar Quartet è stato fondato nel 1999 da Giovanni Maselli e altri chitarristi provenienti dal Nord Italia. Nel 2002 Eon Guitar Quartet si stabilizza con l’attuale formazione: Mario Barbuti, Rita Casagrande, Giovanni Maselli e Roberto Tascini. Tutti i componenti sono diplomati con il massimo dei voti in vari conservatori italiani e provengono dalle più svariate esperienze musicali: dalla musica classica tout-court, alla musica elettronica, alla musica pop. Eon Guitar Quartet è attualmente considerato uno dei migliori e più attivi ensemble cameristici nel panorama nazionale e internazionale chitarristico. Il quartetto si è esibito in molti Paesi in tutto il mondo: Auditorio Nacional Blas Galindo “Encuentro Internacional de Guitarra” Mexico City (Messico), International Guitar Festival Turku- Finlandia, Festival Internazionale di Chitarra Campobasso-Italia ecc. sempre riscuotendo commenti e recensioni molto positive.

“Arte a 6 corde”, Festival Chitarristico Internazionale diretto dal maestro Andrea Candeli, giunge quest’anno alla sesta edizione. Con il consenso di critica e pubblico, confermato dalle numerose presenze (oltre 6000 nella passata edizione), il Festival ha saputo interessare e coinvolgere sia chitarristi che semplici appassionati, attraverso una nuova chiave di lettura del mondo delle sei corde, che intende collegare vari generi e stili attorno a un solo strumento. Proponendo ancora una volta un cartellone ricco di appuntamenti di chitarra classica, jazz ed elettrica, continuerà a essere dedicata particolare attenzione ai giovani chitarristi, attraverso stage di perfezionamento e, soprattutto, offrendo loro la possibilità di esibirsi in concerto. Sarà ancora una volta la splendida cornice dell’Appennino Modenese il contesto privilegiato per questa iniziativa, rinnovando la volontà di valorizzare una terra da sempre ospitale, ricca di storia e di cultura, in cui musica e arte si incontrano naturalmente.